La nuova settimana, la prima di Febbraio, proporrà un remake delle condizioni meteorologiche registrate per lunghi periodi nei mesi di Dicembre e Gennaio. Più che Inverno, dovremo parlare d’Autunno perché la successione di perturbazioni atlantiche farà sì che lo scenario somigli al trimestre precedente. Purtroppo, data l’enorme quantità di pioggia e neve caduta in svariate località, avremmo preferito darvi notizia di rimonte anticicloniche imminenti, ma non è così.
Durante il fine settimana abbiamo assistito all’ennesima tragedia del maltempo. 3 le vittime in Sicilia travolte da un fiume in piena mentre si trovavano all’interno dell’auto. I corsi d’acqua che si affacciano sullo Ionio, causa piogge torrenziali e Scirocco che ne ostacola il deflusso in mare, sono stracolmi d’acqua. La Protezione Civile e le autorità addette continuano a monitorare costantemente il livello dell’Arno e del Tevere, giunti ad un passo dalla rottura degli argini dopo i ben noti nubifragi del fine settimana.
Sulle Alpi vi sono ancora delle località isolate per mancanza di corrente e per la difficoltà a farsi largo tra i 4-5 metri di neve che ostacolano le vie di comunicazione. Quel che è certo è che l’Inverno in corso verrà ricordato a lungo per l’eccezionalità delle nevicate alpine e per le svariate alluvioni che hanno martoriato diverse regioni. Passando alla previsione di oggi, come detto è in atto un’azione a tenaglia che vede da un lato la presenza di quel che resta della Bassa Pressione nord Africana – attualmente sullo Ionio – e dall’altro lato l’arrivo di una perturbazione atlantica.
Piove e continuerà a piovere diffusamente, soprattutto nelle regioni settentrionali e meridionali. Ma gli ultimi aggiornamenti indicano un maggiore coinvolgimento anche delle centrali. Sui mari di ponente la ventilazione è divenuta occidentale, mentre su Ionio e Adriatico permane un forte vento di Scirocco. E proprio tra Sicilia orientale e bassa Calabria c’è una pericolosa linea di confluenza tra masse d’aria decisamente diverse, non a caso c’è il rischio che in tale aree si possano verificare ulteriori piogge torrenziali e insistenti mareggiate.
Altre nevicate coinvolgeranno l’arco alpino mediamente oltre i 1000 metri di altitudine, ma non mancheranno locali sconfinamenti a quote inferiori soprattutto sui rilievi del basso Piemonte. Quota in calo anche lungo la dorsale appenninica e montagne insulari, perché dai 1400 metri iniziali si passerà ai 1000/1200 metri in serata.