ONDATA DI CALORE AL TOP – Caldo, caldo ed ancora caldo: sebbene una via d’uscita sia ormai dietro l’angolo, questa fase climatica rovente ha ormai chiaramente assunto contorni d’eccezionalità. Lo si evince dalle temperature, dato che anche ieri si è misurato qualche nuovo record mensile, per quella che è stata la giornata più calda dell’anno ed addirittura la più calda in agosto degli ultimi 10 anni. Le premesse per quest’oggi sono addirittura per un’ulteriore intensificazione di questo caldo così estremo: sono infatti attesi locali aumenti termici in alcune zone del Centro-Sud e le Isole Maggiori, ove la portata dell’incremento termico sarà accentuata dallo scirocco che spirerà più sostenuto in Sardegna ove la colonnina di mercurio potrebbe raggiungere picchi d’oltre 42 gradi su qualche località interna.
GRAN SOFFERENZA ALLE ULTIME BATTUTE – Aldilà delle temperature così alte, appare quasi superfluo aggiungere che in molte zone la sensazione insopportabile di calura è ulteriormente aggravata dalla presenza di elevati tassi d’umidità che portano caldo afoso, specie in Val Padana e lungo le aree costiere, ove anche le brezze ed il mare eccessivamente caldo non riescono a favorire un apprezzabile refrigerio. Dicevamo che le temperature in alcune zone del Centro-Sud sono destinate persino ad ulteriori ritocchi verso l’alto: a parte la Sardegna, le zone più calde saranno le valli e pianure interne delle regioni centrali tirreniche, ove sovente si potrà raggiungere la soglia dei 39-40 gradi. Farà caldissimo anche al Sud Peninsulare, dove i 40° potrebbero misurarsi specie tra Tavoliere e valli del materano.
ESTREMO NORD-OVEST SOTTO FORTI TEMPORALI – La circolazione di venti meridionali, oltre a portare la fase apicale di caldo al Centro-Sud, fa presagire un imminente cambiamento meteo, i cui primi effetti si sono mostrati sulle regioni nord-occidentali italiane. Già dal pomeriggio di ieri, 6 agosto, si susseguono infatti diverse celle temporalesche, alimentate dall’ingresso di correnti più instabili sud/occidentali legate alla saccatura nord-atlantica in graduale avanzamento dalla Francia. Localmente si sono avuti episodi temporaleschi assai violenti, dapprima solo sulle Alpi Occidentali, ma con sconfinamenti anche sulle alte pianure piemontesi e fino a lambire la Lombardia nord-occidentale. Non sono mancate grandinate di grossa taglia, a conferma della notevole energia in gioco. Ed altri forti temporali sono attesi nelle prossime ore.