Spifferi d’aria gelida da est raggiungono le regioni settentrionali e parte delle adriatiche determinando una diminuzione termica e condizioni di variabilità atmosferica. Non mancherà occasione per locali deboli nevicate a bassa quota. Interessante la configurazione barica che va creandosi: da est è in arrivo una massa d’aria gelida russa, da ovest assisteremo ad un contributo destabilizzante di origine atlantica. Sull’Italia persisteranno condizioni di tempo instabile o localmente perturbato, giovedì potrebbero persino rinnovarsi le condizioni ideali per la neve in Val Padana.
Il tempo lunedì 18 febbraio
Nelle regioni settentrionali sarà presente una nuvolosità variabile, che tenderà a dissolversi nel corso della giornata. Inizialmente non si escludono locali deboli precipitazioni sul basso Piemonte e in Romagna. Potrebbero assumere carattere nevoso sino in pianura.
Meteo variabile anche sul Centro Italia, insisteranno fenomeni di debole entità tra Marche, Abruzzo e Molise. Attese ulteriori nevicate a quote collinari. Nelle regioni meridionali e insulari ci aspettiamo un peggioramento, con piogge in graduale intensificazione e temperature in rialzo. Le nevicate interesseranno i rilievi della dorsale appenninica dai 1000 metri in su.
Martedì 19 febbraio
Subentrerà un netto miglioramento nelle regioni del nord, dove splenderà il sole un po’ ovunque. L’alba sarà caratterizzata dal freddo pungente, tant’è che ci aspettiamo estese gelate su pianure e valli. Il tempo sarà buono su gran parte del centro Italia, salvo su Abruzzo e Molise dove insisteranno delle precipitazioni sparse. Probabili nevicate a quote collinari. Schiarite significative si apriranno anche nelle due isole maggiori, mentre al sud continueranno a verificarsi precipitazioni sparse ma in fase di graduale attenuazione. Nevicherà dagli 800 metri dei rilievi campani e garganici, ai 1000 metri della Basilicata, ai 1200/1400 metri della Calabria.
Mercoledì peggiora da ovest, giovedì possibili nevicate al nordovest
A metà settimana assisteremo ad un significativo cambiamento dell’assetto barico. Un nucleo gelido russo si avvicinerà pericolosamente alle Alpi, mentre al sud si approssimerà un vortice ciclonico atlantico. Un graduale peggioramento, più incisivo dalla sera, interverrà nelle regioni settentrionali e potrebbe produrre le prime nevicate in pianura. Nel corso della notte successiva, e per gran parte della giornata di giovedì, potrebbero verificarsi nevicate su tutto il settentrione.
Condizioni di tempo instabile o perturbato si attiveranno anche al centro sud e nelle isole. Qui ci aspettiamo delle piogge anche in forma di rovescio o temporale, mentre nevicate di rilievo interesseranno la dorsale appenninica: sul settore centro settentrionale potrebbero spingersi sin sui 600 metri, al sud prevediamo un netto rialzo termico e conseguentemente della quota neve che si porterà oltre i 1400/1600 metri.