L’estate “meteorologica” 2016 si è conclusa con valori termici molto vicini alla normalità.
Segnando il valore di 23,91° centigradi la stagione si è portata appena sotto la media estiva pluriennale degli ultimi 20 anni (24,03°C) di -0,12°C e può quindi essere catalogata in linea con i valori di questi mesi estivi.
Rispetto alle proiezioni fatte ai primi di giugno dal Centro Europeo di Reading e alle nostre previsioni (Ernani) entrambe le analisi non hanno certamente entusiasmato.
Il primo, sebbene si sia poi in parte corretto, prevedeva un’estate bollente.
Da parte nostra invece prevedevamo una stagione estiva molto ma molto meno calda rispetto all’estate 2015 (due previsioni quasi opposte). Questo ultimo punto però si è rivelato abbastanza esatto. Il 2016 infatti è risultato meno caldo del 2015 con una diminuzione di -1.34° gradi centigradi (2015 = 25,25° , 2016 = 23,91°).
D’altra parte però avevamo anche detto che questa estate sarebbe stata abbastanza fresca e qui siamo lontani dal vero.
Uno scarto negativo di -012° è troppo poco. La previsione sarebbe andata bene, che so, se lo scarto negativo avesse avuto un valore più basso per esempio un -0.50°/- 0.60°C. Nella graduatoria ventennale 1997-2016 partendo dai più bassi, l’estate 2016 si colloca al 13° posto con 23,91°C.
Il più caldo in assoluto, ricordiamo, è stato il 2003 con 26,56° seguito poi dal 2012 con 25,38°C.
Per quanto riguarda l’estate più fredda, va segnalato il 1997 con 23,11°C, cui segue il 2014 con 23,18°C.
Vediamo ora alcuni dati climatici di agosto 2016. Segnando il valore di 24,37°C questo mese rispetto a quello del passato anno è stato meno caldo di -0,97°C mentre rispetto alla media pluriennale di venti anni (24,77°C) ha segnato un valore negativo di – 0,40°C e si pone nella graduatoria al 13° posto tra i più caldi.
Il record è del 2003 con 27,67°C, la palma del più freddo va invece al 2006 con 22,84°C.
Dal grafico qui sotto infine si nota come la temperatura media estiva, almeno per quanto riguarda l’Italia, in 20 anni non è né cresciuta né diminuita. Il trend è piatto, cioè parallelo all’asse X. Dov’è il Global Warming?
Col. Paolo Ernani meteorologo