Questo è meteo estremo: Il caldo proseguirà anche giovedì 14, calando per qualche giorno al Centro Sud e Adriatiche, ma al Nord Italia non subirà sostanziali oscillazioni, essendovi già stato un ridimensionamento della calura dopo i vari temporali.
Nel pomeriggio di martedì 11, temporali di forte intensità, del tutto imprevisti, hanno causato maltempo dalla Liguria all’Emilia ed il Friuli, con danni in molte località per le fortissime raffiche di vento, i nubifragi, le grandinate, i fulmini.
L’evento replica quello di lunedì avvenuto, però più a nord.
C’è senz’altro da menzionare la calura di mercoledì 12, con temperature roventi soprattutto al Sud Italia e le Isole Maggiori, specie laddove i venti che già soffiano da occidente, venivano dalle zone interne.
Quindi, la calura in Sardegna si è spostata nella costa orientale e meridionale, idem in Sicilia, in Calabria ha avuto i suoi picchi tra Reggio Calabria e la costa ionica, mentre in Basilicata, entroterra Campano, Molise, Abruzzo e Puglia, la calura eccessiva è stata abbastanza diffusa.
In Sardegna e Sicilia è stata superata la soglia dei 40°C, con 43°C in Sardegna e 46°C in Sicilia, ma in alcune località soggette a condizioni locali favorevoli. Non ci sono stati 40°C diffusi, assolutamente no, un caldo del genere è abbastanza raro perché viene smorzato dal mare.
Il caldo persistente, la siccità, il vento secco e torrido favoriscono il propagarsi degli incendi. E la situazione non è migliorata, seppure siano stati debellati gli incendi avuti questi giorni nel Vesuvio e a Messina, in tante altre località gli incendi sono ancora diffusi, e ci sono notizie di piccoli e grandi roghi.
E le notizie di mercoledì sono state drammatiche per incendi innescati sempre da mani delinquenziali.
“Chi appicca un incendio uccide un bene comune che è la natura, ma soprattutto genera pericolo per la comunità. Gli incendi non sono causati dal caldo, ma dall’uomo. Ovviamente anche il clima che fa li favorisce.”
Il Messaggero scriveva che “nella zona del Vesuvio, i delinquenti hanno utilizzato vari “gatti intrisi di benzina”, a cui poi hanno dato fuoco per avviare una serie di incendi verso punti strategici della montagna che sono difficilmente raggiungibili, al fine di ottenere quel grande rogo che c’è poi stato.
Ma è emergenza diffusa in molte regioni del Centro e del Sud.
Un grave incendio ha messo a rischio 700 persone in un villaggio turistico nel trapanese, dove è stata ordinata l’evacuazione. Queste situazioni sono già avvenute in passato, e in alcune circostanze ci sono anche state vittime.
Fa troppo caldo, e siamo neppure alla metà di Luglio, e le previsioni meteo per le prossime due settimane non prospettano una vera tregua dalla calura, ma solo oscillazioni termiche e poi una nuova forte ondata di caldo nella prossima settimana, quando i venti del Sahara che questi giorni interesseranno con eccezionali temperature la Spagna, potrebbero venire in Italia, e portare una calura ragguardevole al Sud e le Isole Maggiori.
Ma su questo nuovo evento meteo aspettiamo conferma.
Soprattutto la prossima settimana, il caldo si patirà anche al Centro e al Nord Italia.
Ormai ci dobbiamo abituare a estati che ciclicamente diventano caldissime come quella che stiamo vivendo. Tale situazione dovrebbe indurre i progettisti a realizzare edifici meno vulnerabili alle ondate di caldo, perché il caldo eccessivo stressa, disturba la vita, comporta ad un notevolissimo incremento dei consumi energetici per l’uso sempre più intensivo dei climatizzatori.
L’estremizzazione climatica è quella che stiamo vivendo, e causa una maggiore variabilità. Ciò può anche significare che d’Inverno, al pari di Estate con ondate di caldo così severe, potrebbero esserci lunghi periodi molto rigidi.
Lo scorso inverno ci siamo scampati un Gennaio che sarebbe potuto essere molto più freddo di quello che abbiamo vissuto. Già ci furono le fontane ghiacciate in vari centri urbani del Sud Italia, con situazioni emblematiche come a Napoli.
L’estremizzazione climatica non vuol dire che farà solo più caldo, ma che ci potranno essere condizioni climatiche con caratteristiche più marcate rispetto alla norma: più caldo e più spesso, ma anche ondate di gelo estreme.