Allarme meteorologico sul Regno Unito che, come nelle attese, sta attualmente subendo il transito di una profonda area di bassa pressione al cui interno si trovano i rimasugli dell’uragano Katia, declassato in questo frangente al livello di “tropical storm”. In sostanza, l’area ciclonica è ancora molto potente rispetto a quelle che di solito giungono sul Vecchio Continente, molto più di quanto si possa immaginare sulla base della profondità del minimo barico, attualmente attorno ai 972 hPa, collocato in prossimità delle coste settentrionali scozzesi.
Il fortissimo gradiente barico, fra il perno ciclonico scozzese ed i settori centrali francesi (dove arriva l’allungo anticiclonico atlantico con valori di pressione prossimi ai 1020 hPa), esalta notevolmente i venti violenti e tempestosi, che sono la caratteristica principale di questa ondata di maltempo. In base alle ultime osservazioni, le maggiori raffiche ad oltre 130 km/h si sono toccate in Galles (zona di Capel Curig), ma punte di 120 km/h ed oltre si sono raggiunte anche in Irlanda e Scozia.
Nelle prossime ore si dovrebbe toccare il picco della tempesta, con maggiori effetti tra l’Irlanda del Nord, le pianure centro-settentrionali della Scozia e qualche zona del nord dell’Inghilterra, tutte zone dove è stata diramata già da giorni l'”allerta arancione” non solo per l’intensità dei venti, ma anche per le mareggiate che potrebbero persino provocare qualche inondazione nelle aree più sensibile, a causa dell’altezza eccezionale delle onde. I l sistema perturbato principale, legato al ciclone, ha già lasciato i territori britannici per dirigersi verso la Norvegia e la Danimarca. Solamente il ramo occluso della perturbazione, incernierato nell’occhio depressionario, interessa più direttamente la Scozia.
Quale sarà l’evoluzione? L’area ciclonica tenderà martedì a spostarsi verso la Penisola Scandinava, perdendo comunque parte della sua attuale intensità. La furia del vento, un po’ meno aggressiva, tenderà tuttavia a propagarsi su gran parte delle nazioni nord-europee, in particolare tutte le zone che si affacciano al Mare del Nord, ma anche il Baltico. Attendendo il passaggio della tempesta, va detto che in questo periodo non così rare situazioni di questo tipo sul Nord Europa: anche negli ultimi anni si sono avute alcuni eventi tempestosi ben più aggressivi: su tutte ci può citare la tempesta Grace dell’autunno 2009.