Tempo tempestoso sull’isola Vancouver, nel sudovest della British Columbia, Canada, martedì e mercoledì scorsi. L’isola è stata investita da venti con intensità da uragano e martellata da piogge battenti. Fino a mercoledì mattina, ora locale, erano caduti 96 mm in 36 ore a Estevan Point e 74 mm in 30 ore a Port Alberni. Martedì mattina, la piccola isola Solander, situata a breve distanza dall’estremità nordoccidentale dell’isola Vancouver, ha registrato una velocità massima del vento sostenuto di 75 miglia orarie, mentre le raffiche hanno superato le 95 miglia orarie.
La città di Tucson, nel sud dello stato dell’Ariziona, non lontano dal confine con il Messico, mercoledì notte ha visto il termometro non scendere sotto i 19,4°C. La media delle minime della prima decade di aprile è molto più bassa, fermandosi a 10,2°C.
Martedì è stata una giornata molto calda in parte del Messico nordorientale. Nello stato di Nuevo Leon, per esempio, Monterrey ha superato i 38°C, 11°C in più rispetto alla media del periodo.
72 ore di pioggia, dalla mattina di domenica a quella di mercoledì, ora locale, hanno portato 198 mm a Saint-Georges, nella Guiana Francese. Aprile si trova nel cuore della stagione umida in questa parte del Sud America. La media pluviometrica di Saint-Georges è infatti, per aprile, di 430 mm.
Rocha si trova nel sudest dell’Uruguay, a pochi kilometri dalla costa dell’Atlantico Meridionale. Temporali hanno interessato l’area tra mercoledì e giovedì e nelle 24 ore antecedenti le 12 GMT di giovedì 7 aprile sono caduti 103 mm di pioggia. La media pluviometrica di aprile è inferiore a questo valore, attestandosi a 85 mm.
Mataram si trova sull’isola indonesiana di Lombok, appena a est di Bali. In sole 6 ore, quelle antecedenti le 12 GMT di giovedì, una serie di temporali ha prodotto 80 mm di pioggia. La media pluviometrica di aprile è 112 mm.
Forti venti, apportatori di polvere e sabbia, hanno investito il sudovest del Pakistan martedì notte e mercoledì. A Nokkundi, per esempio, il vento sostenuto ha soffiato tra 40 e 60 miglia orarie per oltre 12 ore mercoledì. Polvere e sabbia sollevate dal forte vento hanno ridotto la visibilità fino a poche centinaia di metri.
Primavera calda in Bosnia-Erzegovina. Banja Luka, seconda città del paese, alle 12 GMT di giovedì 7 aprile ha fatto segnare 24,1°C, mentre la media delle massime di aprile è molto più bassa (16,7°C).
Anche mercoledì la mattinata è stata tutto fuorché primaverile nel nord della Russia. A Berezovo, la temperatura, che era scesa a -29°C martedì mattina, ha superato i -30°C mercoledì mattina, scendendo così 20°C al di sotto dei valori normali del periodo. Vorkuta è rimasta circa 14°C al di sotto della norma, facendo segnare minime tra -29° e -30°C sia martedì che mercoledì. Salekhard, dopo i -28°C di martedì, mercoledì ha registrato una minima di -31°C, mentre la media delle minime di aprile è -20°C.
Forti venti freddi hanno interessato Kroyers Holme, nell’estremo nordest della Groenlandia, tra martedì e mercoledì. Con temperature fra -28° e -23°C, il vento sostenuto ha soffiato tra 40 e 50 miglia orarie per oltre 30 ore, con un windchill arrivato fino a -48°C.
Tsabong si trova all’estremità sudoccidentale del Botswana, nell’Africa meridionale. In sole 24 ore, quelle precedenti le 6 GMT di giovedì, un fronte associato a un’area di bassa pressione ha scaricato 57 mm sulla stazione meteo, la seconda per anzianità del paese. La media pluviometrica di aprile è di soli 33 mm, e comunque aprile è uno dei mesi più piovosi dell’anno, in un’area semiarida ai margini del deserto del Kalahari.
Generalmente moderata dalle brezze provenienti dall’Atlantico, la città costiera di Agadir, in Marocco, ha una media delle massime di 25°C in aprile. Mercoledì scorso, tuttavia, con i venti caldi provenienti dall’entroterra, il termometro si è impennato fino a quasi 37°C.