PREMESSA
Questo è un commento dell’ultima emissione dei modelli matematici GEM, ECMWF e GFS, run 00Z del 24 dicembre 2015, non è una previsione meteo. Chi è interessato alle previsioni meteo può consultare i nostri consueti bollettini di questa rubrica.
Il modello matematico canadese GEM era rimasto l’ultimo a prevedere per la fine dell’anno un’irruzione retrograda fredda dalla Russia, ma nell’ultima emissione mattutina abbandona questa ipotesi e limita il gelo all’est Europa. Era immaginabile e l’avevamo scritto.
Si possono dunque archiviare le possibilità di gelo verso l’Italia entro la fine dell’anno, la mappa multimodel (media di diversi modelli matematici) per il 1° gennaio è abbastanza chiara, il freddo lambisce appena la Puglia, a ovest giunge aria subtropicale oceanica.
La mappa GFS delle temperature a 500 hPa (oltre 5000 metri di quota) chiarisce ancor meglio la situazione. Depressioni fredde nel nord Atlantico, cuneo caldo verso l’Europa centrale fino in Scandinavia, discesa fredda artica sull’Est Europa.
Ma le sorprese finali giungono da ECMWF. A lungo il modello europeo è stato il meno favorevole all’arrivo del gelo in Europa, addirittura fino a ieri vedeva una spinta subtropicale fino ai confini della Russia. Ma nell’ultima emissione di stamane cambia tutto e si avvicina addirittura alla visione che era di GEM i giorni scorsi, pur posticipandola di qualche giorno. Un nucelo freddo retrogrado riuscirebbe ad arrivare in Europa centrale dalla Russia.
CONCLUSIONI
Verrebbe da dire: che confusione! Ma possiamo provare a fare sintesi. Fino a fine anno il freddo è una chimera, ma l’impianto barico europeo subirà forti scossoni già a partire da dopo Natale. Questo induce i modelli matematici a essere molto instabili sul lungo termine.
Nel lungo termine ci pare che si affacci però un aspetto molto interessante. Al di là del fatto che il freddo russo riesca o meno a guadagnare un po’ di campo anche verso l’Europa centrale, lo stabilirsi di un campo di alta pressione tra Russia europea e Siberia occidentale potrebbe portare ad un rallentamento delle velocità zonali, in parole povere il Vortice Polare potrebbe rallentare e favorire lo scivolamento di depressioni, nord atlantiche o artico marittime, verso Sud.
Per il momento pare invece difficile che il freddo siberiano possa raggiungere direttamente l’Europa.