INTRUSIONE D’ARIA MOLTO FREDDA – Non solo le regioni del Nord Italia avranno a che fare con ulteriori nevicate e clima ancora invernale, sebbene con temperature in graduale addolcimento: ci attendiamo invece già nelle prossime ore un brusco raffreddamento verso la Sardegna (ove peraltro è già in atto) e successivamente nel corso di domenica 24 su gran parte delle regioni centrali, con l’entrata d’aria molto fredda che spodesterà il temporaneo richiamo d’aria più mite indotto dalla depressione: il perno ciclonico, attualmente situato sulla Corsica, tenderà infatti a risalire verso nord, collocandosi tra il Mar Ligure e l’Alto Adriatico. In questo modo l’aria molto fredda a tutte le quote, stazionante sulla Francia, avrà completamente il via libera per tuffarsi in modo furioso verso Corsica, Sardegna e regioni centrali del versante tirrenico. In nottata le termiche ad 850 hPa precipiteranno fino a -7°C sull’Isola, con la -5°C che entro il mattino di domenica raggiungerà le coste laziali.
RISCHIO ROVESCI DI NEVE A QUOTE PIANEGGIANTI? – La natura dell’aria è artico-continentale, pertanto si presenterà piuttosto fredda nei bassi strati e al tempo stesso abbastanza povera di umidità in quota. Le proiezioni vedono ben poche precipitazioni annesse all’irruzione gelida dal Rodano: si tratterà di fenomeni piuttosto localizzati che già questa notte dovrebbero interessare la Sardegna (settori occidentali, specie della parte a nord) con quota neve che probabilmente potrebbe scendere fino attorno ai 100-200 metri, specie in occasione di rovesci di un certo rilievo comunque di breve durata. Per quanto concerne le zone centrali tirreniche (Umbria, Lazio e Toscana) probabilmente il momento più propizio per occasionali rovesci nevosi a quote molto basse sarà nella notte fra domenica e lunedì quando sopraggiungerà l’aria più fredda anche in alta quota (isoterme di -34°C all’altezza di 500 hPa) con maggiore probabilità di rovesci sulle coste e neve sull’entroterra fino localmente attorno ai 200 metri, ma anche a quote più basse.