La Tempesta Polare, a cui ci eravamo precedentemente riferiti col termine di Irruzione di dell’Immacolata, ha colpito la Norvegia e si appresta ad irrompere sull’area baltica per poi dirigersi verso la Russia e l’Ucraina. Porterà vento e neve.
Ma l’Italia verrà solo sfiorata, sul suo lato orientale, dall’afflusso dell’aria fredda settentrionale.
L’aria fredda si getterà fin sul Mar Nero, coinvolgendo tutta la parte orientale dei Balcani, la Turchia e parzialmente la Penisola Ellenica. L’aria artica che continuerà ad affluire verso l’estremo oriente europeo darà origine ad una depressione sul Mediterraneo orientale. Nel frattempo il possente anticiclone subtropicale che aveva preso possesso dell’Europa centro-occidentale comincerà a spostare il suo asse verso nord-est. Ecco così che sul suo lato sud-orientale si muoveranno verso occidente masse d’aria molto fredde di origine artica. In altri termini ecco la retrogressione di Santa Lucia (11-14 dicembre).
Quali le sue conseguenze? Le principali dovrebbero essere l’isolamento di un nocciolo molto freddo sui Balcani, con maltempo molto intenso sul Mediterraneo sud-orientale. L’Italia potrà venire parzialmente interessata da questa retrogressione, che potrebbe spingersi fino ai confini dell’area ionica, con aria fredda che potrebbe sfiorare tutto il lato orientale della Penisola.
In sintesi, inversioni termiche a parte, se si vedrà un po’ di freddo invernale in Italia nei prossimi 7-10 giorni, sarà ad est. L’inverno complessivamente in Italia farà un passo indietro sì, ma adagio, perché per la prima volta in questa stagione assisteremo ad un forte raffreddamento dell’area balcanica e russa, interessata negli ultimi due mesi da condizioni di caldo record. E sappiamo quanto sia spesso decisiva per le sorti degli inverni europei l’area russo-balcanica.