L’elemento saliente a breve termine.
Una circolazione d’aria perturbata di origine atlantica si sta impadronendo dell’Europa occidentale e i primi effetti sull’Italia si tradurranno in una crescente variabilità. I primi deboli impulsi perturbati giungeranno tra giovedì e venerdì, causando qualche precipitazione al Centro Nord.
L’elemento saliente a medio termine.
Un cambio circolatorio che trae origine da un’ampia depressione che dall’Islanda scivolerà verso sud, raggiungendo inizialmente la Francia e la Penisola Iberica. Tra fine Novembre e inizio Dicembre l’intera struttura traslerà ad est e dopo aver determinato un richiamo d’aria umida e il ritorno delle piogge, causerà un ulteriore peggioramento coadiuvato da un sensibile calo delle temperature.
L’elemento saliente a lungo termine.
Si dovrebbe creare una profonda lacuna barica che anche durante la prima decade di Dicembre potrebbe attrarre a sé nuovi impulsi perturbati dal nord Atlantico.
Il trend a lungo termine:
L’Italia permarrebbe preda del maltempo per un lungo periodo. Piogge, vento, neve sui monti avvolgerebbero la Penisola in quello che si preannuncia il primo vero peggioramento del trimestre freddo. Rammentiamo infatti che col 1 Dicembre inizia l’Inverno meteorologico.
Elementi di incertezza:
La scorsa settimana s’è discusso circa la traiettoria iniziale dall’ampio sistema perturbato in affermazione sull’Atlantico franco-portoghese. Secondo le ultime proiezioni sembra prevalere una delle ipotesi che già considerammo, ossia quella relativa a un primo richiamo d’aria umida e mite da Sudovest, che esporrebbe le aree peninsulari di ponente ad abbondanti precipitazioni. Crescono poi le certezze relative al coinvolgimento dell’intero Stivale, ma resta da stabilire in che modo e soprattutto i tempi evolutivi.
Fattori di normalità climatica:
Analizzando l’andamento termico notiamo come quella anomalia positiva che da tempo avvolge il Mediterraneo centrale sia destinata ad interrompersi fin da questa settimana. Per qualche giorno le temperature si manteranno leggermente al di sopra della norma, ma dal prossimo weekend dovrebbe iniziare un calo consistente che aprirebbe il nuovo mese all’insegna di valori in linea con l’andamento medio stagionale.
I fenomeni, che per un paio di settimane hanno risparmiato l’Italia, si riaffacceranno in modo consistente probabilmente già dal fine settimana. E dovrebbero accrescersi ulteriormente in avvio di Dicembre, incrementando il surplus precipitativo in atto su alcune regioni.
Focus: evoluzione sino al 06 dicembre 2009
In settimana avremo condizioni di spiccata variabilità, in particolare al Nord e nelle regioni del versante Tirrenico. Mercoledì sera giungerà un primo impulso instabile che porterà deboli fenomeni al Settentrione e in seguito anche su parte del Centro. Poi avremo un temporaneo miglioramento, in attesa che giunga una nuova perturbazione.
La prossima settimana il tempo sull’Italia potrebbe peggiorare con decisione. Giungerebbero dapprima umide correnti da Sudovest che esporrebbero Nord e versanti tirrenici ad abbondanti precipitazioni. A seguire lo spostamento della possente struttura perturbata verso est scaverebbe una profonda depressione sul Mediterraneo centrale, richiamando aria più fredda di origine Artica. Oltre al maltempo, in accentuazione, si avrebbe un calo termico che porterebbe la neve anche in Appennino.
Evoluzione sino al 11 dicembre 2009
La ferita creatasi a seguito dall’azione Artica potrebbe richiamare, come detto in sede evolutiva, nuovi impulsi perturbati dal nord Atlantico. Ragion per cui il tempo potrebbe mantenersi brutto per buona parte della prima decade di Dicembre.
In conclusione.
Possiamo quindi considerare definitivamente archiviata la lunga fase stabile e mite che ha consegnato l’Italia nelle mani di un’Estate posticipata. Ora è la volta dell’Autunno, e poi dell’Inverno. E le consegne sembra essere rispettate.