Partiamo da un presupposto: l’affidabilità di una previsione. Una previsione meteo è affidabile quando il grado d’errore è minimo – impossibile eliminarlo totalmente – e per far sì che ciò accada dobbiamo limitare l’arco temporale il più possibile. Si dice che l’affidabilità crolla dopo 2-3 giorni, ed è assolutamente vero.
Spesso è complicato fornire una previsione precisa persino da un giorno all’altro, ad esempio quando abbiamo a che fare con depressioni in isolamento nel Mar Mediterraneo. Quelle sono le situazioni più complesse in assoluto e tocca affidarsi al cosiddetto “nowcasting“, ovvero al monitoraggio delle condizioni meteo in tempo reale.
Provate a immaginare quando si provano a stilare dei trend stagionali… ed è per questo motivo che si chiamano “trend”, non previsioni. Chi le definisce previsioni sbaglia. Affrontando un percorso stagionale è necessario affidarsi al bagaglio di conosccenze professionali, quelle conoscenze che ci consentono di analizzare puntigliosamente e dettagliatamente le complesse dinamiche atmosferiche.
Dinamiche che, non lo abbiamo mai nascosto, sembravano prenderci per mano verso un Inverno “old style” e che invece pare non siano in grado di far cambiare quel trend fatto d’Inverni anonimi – o quasi – degli ultimi decenni. Ma non abbiamo mai nascosto anche un’altra cosa, ovvero che l’ipotesi minoritaria – il rinforzo del Vortice Polare, giusto per capirci – potesse in qualche modo realizzarsi.
Mettiamola in questo modo: l’irruzione fredda delle festività l’avevamo annunciata e si sta manifestando. Ora proviamo a guardare oltre e nel guardare oltre diciamo che abbiamo una situazione “ibrida”: il Vortice Polare sta provando a rinforzare, ma di contro abbiamo una troposfera quanto mai vivace che cerca in tutti i modi di evitare il ricompattamento del Vortice. Ci riuscirà? Forse sì.
La nostra opinione è che comunque si resti in questa sorta di limbo, un limbo che potrebbe consegnarci un gennaio – a partire dall’Epifania – decisamente dinamico. In questa dinamicità potrebbero inserirsi anche irruzioni fredde dall’Artico e quindi potrebbero crearsi interessanti situazioni di maltempo invernale. Per poi giungere così alla seconda decade, quando a nostro avviso potrebbero riprendere disturbi nettamente più consistenti al Vortice Polare.