Si è già scritto di come l’inverno 2009 abbia manifestato una forte anomalia termica positiva al Polo Sud geografico (si veda www.meteogiornale.it/news/read.php?id=20960), descrivendo un quadro statistico che parrebbe indicare nel 2007 l’inizio d’un ciclo di stagioni molto calde. Ma com’è andata nel resto del Plateau Antartico? Laura Genoni, 35 anni, orginaria di Legnano (Milano), ma residente a Trieste, è tra i componenti della XXIV Spedizione italiana in Antartide che soggiornano alla base permanente Concordia (75°06′ S, 123°21′ E, 3.233 m), gestita dal Programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra) insieme all’omologo Institut polaire français Paul Emile Victor (Ipev).
Com’è stato, climaticamente parlando, questo 2009 a Concordia?
Caldo. Sicuramente, solo dopo aver trascorso un anno in Antartide si può avere il privilegio e l’ardire di definire calde temperature che, comunque, si aggirano attorno ai -53,5 °C come media da gennaio a settembre. Però, dati i parametri di questo luogo, è così.
E che si può dire del semestre invernale?
In linea generale, la stagione antartica ha fatto il suo corso. Il sole ci ha lasciati il 5 maggio, per poi ricomparire l’11 agosto. Qui, data la latitudine, la notte polare dura circa tre mesi e mezzo. Ma quello che è mancato è stato il freddo vero e proprio.
A scorrere i dati assoluti non si direbbe…
Intendiamoci: abbiamo avuto anche noi un minimo degno di nota. Il 10 maggio si è scesi a -75,3 °C. Ma siamo rimasti ben lontani dagli estremi degli anni precedenti.
Li riepiloghi.
Nel 2008 la temperatura più bassa venne registrata a inizio giugno con -79,2 °C, mentre nel 2007 la minima fu di -81,9 °C ai primi di settembre, che è anche il record dei winter over, avendo battuto i -80,0 °C del medesimo periodo del 2006. Il valore assoluto sul tavolato di Dome C, dove si trova Concordia, risale invece al 26 agosto 1982 con -84,6 °C (registrato da una stazione automatica americana ad alcune decine di chilometri dalla base: ndr).
È delusa da questo andamento climatico?
Sì, anche se si tratta d’uno stato d’animo non facilmente spiegabile. Il dispiacere che si prova nel non battere il record di temperatura minima, per chi non è mai stato in Antartide potrebbe sembrare quasi masochistico: come se già non bastasse vivere isolati per dieci mesi, con le medesime undici persone, in un paesaggio che si avvicina più a quello lunare che a tutto ciò che la comune esperienza raffigura sulla Terra. E con un clima, poi, che è pur sempre inimmaginabile per la maggioranza delle persone! Ma battere il record di temperatura minima fornisce un ulteriore motivo di orgoglio in un’impresa come il winter over e assicura un posto nella memoria di chi ci seguirà negli anni a venire.
Eppure qualche dato, negli annali di Concordia, è finito anche nel 2009…
Già: quest’anno ci possiamo consolare col record di temperatura massima nel periodo invernale perché, il 3 luglio, il termometro è schizzato a -27,2 °C grazie anche a un vento particolarmente forte, con punte di 15,2 m/s. E pensare che Concordia è nota per la calma di vento, avendo mediamente una velocità di 3 m/s. Correnti così intense permettono l’ingresso di avvezioni di marca oceanica sul tavolato di Dome C, distruggendo lo strato d’inversione responsabile del raffreddamento al suolo. A conferma di ciò, in quei primi giorni di luglio l’aria calda oceanica ha eliminato il ghiaccio marino di fronte alla base costiera francese Dumont D’Urville, dove si è stata registrata una temperatura massima di -0,1 °C.
Già lo scorso anno, però, si era avuto un caso analogo…
In effetti, l’eccezionalità di questa anomalia è stata smorzata dal dato del 16 agosto 2008, quando il termometro aveva segnato -27,7 °C. Comunque sia, il luglio 2009, con una temperatura media di -54,0 °C, verrà rammentato come il più caldo che Concordia ricordi da quando la base è sorta, nel 2005.
Veniamo a settembre: anche qui, caldo anomalo…
Il 4 e il 5 le temperature sono state, rispettivamente, di -32,4 °C e -32,9 °C con punte di vento significative quali 18,2 m/s e 17,6 m/s. Abitualmente i mesi di agosto e settembre, caratterizzati dal ritorno del sole, registrano le temperature più basse, perché l’azione radiativa provoca una sorta di turbolenza nello strato di inversione e consente di trasportare verso l’alto l’aria più fredda. Ma qui a Concordia, solo agosto ha registrato una minima media di -73,5 °C il giorno 30, quando è stata raggiunta una punta degna del periodo con -74,2 °C.