L’Altopiano delle Rocche, situato tra la piana del Fucino e la vallata dell’Aquila, nell’inverno del 2005 fu preso di mira da ripetute nevicate e temperature molto rigide per più di un mese a cavallo tra Gennaio e Marzo. La località abruzzese è spesso molto fredda in inverno, ma trovandosi nel cuore dell’Appennino è difficilmente sede di nevicate così importanti a causa della notevole distanza dall’adriatico, mare che funge da serbatoio di umidità fondamentale per copiose nevicate sul versante orientale dell’Appennino.
E dire che l’inverno 2004/2005 non cominciò nel modo giusto, infatti Dicembre fu un mese con scarse precipitazioni e temperature sopra la media a causa della presenza costante, per le prime due decadi del mese, dell’anticiclone di origine subtropicale sulla nostra penisola. Solo l’ultima decade del mese fu più fredda con modeste nevicate nei giorni che seguirono il natale.
Gennaio seguì lo stesso copione del mese precedente, non mancarono infatti nelle prime due decadi del mese, giorni di scirocco e libeccio che non permisero al manto nevoso di raggiungere spessori considerevoli se non in quota.
La situazione atmosferica cambiò drasticamente verso la fine del mese di Gennaio quando la disposizione delle figure bariche europee permise l’arrivo di aria molto fredda e instabile, di origine artica prima e continentale poi, praticamente per quasi tutto il mese di Febbraio. Le temperature sull’Altopiano delle Rocche con facilità arrivarono a toccare i -20°C, con punte di -31°C registrati la notte del 6 Marzo 2005 al Rifugio del Lupo, situata in località Vado di Pezza a 1468 m s.l.m.
Le bassissime temperature e le continue nevicate permisero al manto nevoso di raggiungere, al culmine del periodo freddo nei primi giorni di Marzo, spessori di circa 2 metri anche all’interno di paesi come Rocca di Mezzo ed Ovindoli. Lo spessore della neve in quota superò addirittura i 3 metri per la gioia degli operatori degli impianti di risalita e delle sciatori. Non pochi disagi causò questa eccezionale ondata di maltempo agli abitanti dell’Altopiano delle Rocche.
Dopo il 9 Marzo un possente anticiclone mite si impadronì del Mediterraneo e in pochi giorni riportò le temperature su valori prettamente primaverili. Si concluse così quello che fu per l’Altopiano delle Rocche l’inverno più freddo e nevoso dopo quelli storici della metà degli anni ottanta.