Contesto pienamente autunnale su buona parte dell’Europa Centro-Occidentale, a causa della vivacissima attività di una profonda area di bassa pressione sul Nord Atlantico. La spinta innescata da questo vortice di bassa pressione sta favorendo l’afflusso di correnti temperate ed umide oceaniche, che hanno circoscritto un po’ di freddo alle sole zone settentrionali scandinave.
In queste ultime ore il minimo barico principale di tutta la struttura ciclonica, pari a ben 972 hPa, si è andato a collocare poco al largo delle coste settentrionali scozzesi. Questo vortice guida l’intensa perturbazione che si trova attualmente protesa dalla Norvegia meridionale alla Francia, dopo aver attraversato le Isole Britanniche colpendo anche le aree settentrionali iberiche. Oltre alle forti piogge, vanno segnalate anche le nevicate fino a quote basse in Norvegia, ma attualmente piove anche con temperature prossime allo zero per la risalita d’aria più calda da meridione.
Il forte vento continua poi ad essere protagonista, con raffiche che hanno toccato facilmente punte massime oltre i 1000 km/h: le intense correnti occidentali hanno spazzato non solo le Isole Britanniche, ma anche tutto il Canale della Manica, le coste del Belgio e dei Paesi Bassi. La perturbazione principale è seguita da una scia di correnti più fredde in quota, che si manifestano con parecchia instabilità temporalesca che dall’Atlantico si è estesa a parte della Gran Bretagna ed alla Francia nord-occidentale.
Quest’acuta fase instabile ed a tratti perturbata risparmia invece completamente il Mediterraneo, come s’intuisce chiaramente dal Satellite. Il graduale consolidamento di un vasto anticiclonico, proteso dalle zone meridionali iberiche fino ai Balcani, impedisce la discesa delle perturbazioni alle nostre latitudini. Nonostante la presenza anticiclonica, la parte periferica della perturbazione è riuscita alcune stratificazioni medio-alte che stanno scorrendo anche su buona parte delle regioni italiane.
Sul nostro Paese non abbiamo solo a che velature con le velature di tipo alto del tutto innocue, ma vi sono bensì da segnalare anche nubi basse adagiate in particolar modo su gran parte della Val Padana, in Liguria ed in Toscana. Si tratta di nuvolaglia un po’ più consistente, addossata dagli spifferi d’aria molto umida dal Mar Ligure, capace di causare piovaschi sparsi tra la Lombardia ed il Levante Ligure. Oltre a queste nubi, insistono dense foschie su tutta la zona di pianura, a conferma di questo week-end così uggioso, cupo e con aria piuttosto stagnante.
Il richiamo di correnti di matrice africana si fa invece sentire con maggiore evidenza sul resto d’Italia, dove le temperature stanno salendo ben al di sopra delle medie, con punte massime superiori ai 20 gradi sulle due Isole Maggiori. Il caldo è ancora più rilevante in Spagna, con valori che hanno superato i 25 gradi in qualche zona dell’Andalusia e sul Golfo di Valencia. Nei prossimi giorni le temperature continueranno a crescere sull’Italia, per l’arrivo ulteriore d’aria calda, in risalita dall’entroterra sahariano.