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Instabilità temporalesca sul Nord, nubi e scarsi fenomeni al Centro-Sud

di Mauro Meloni
17 Apr 2009 - 21:22
in Senza categoria
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L'Italia appare ricoperta da nuvolaglia irregolare piuttosto diffusa, riconducibile a quel flusso sud/occidentale facente capo all'intera struttura depressionaria con perno posizionato sulla parte occidentale dell'Europa. Le nubi più intense hanno colpito il Nord con diversi episodi temporaleschi, ma ora l'instabilità tenderà a presentarsi anche sulle restanti regioni. Copyright 2009 Eumetsat.
L’area di bassa pressione, che occupa l’Europa Centro-Occidentale, continua a non essere in grado di spostarsi verso levante a causa dell’ostinata presenza di un promontorio anticiclonico esteso dall’entroterra libico fino all’Ucraina. Si continuano ad osservare due minimi di pressione al suolo, uno collocato al largo della Bretagna, mentre l’altro è posizionato sulla Germania. La mancata evoluzione verso levante dell’intera struttura ciclonica ha dunque costretto la parte più compatta della perturbazione oceanica a risalire su sé stessa verso il cuore del Continente Europeo.

La parziale discesa della saccatura verso la Penisola Iberica ed il Mediterraneo Occidentale sta azionando il crescente richiamo di masse d’aria moderatamente instabili anche verso il Centro-Sud della Penisola, con lo scorrimento di nuvolaglia irregolare stratiforme. Le regioni meridionali sono peraltro state raggiunte anche dalla coda meno attiva del fronte freddo principale, i cui effetti così ridotti sono da imputare all’opposizione dell’alta pressione.

Anche quest’oggi solo le regioni settentrionali e parte dei versanti settentrionali tirrenici hanno principalmente risentito dell’instabilità innescata dalla maggiore vicinanza del centro depressionario e dalla costante interazione di un flusso di correnti sud/occidentali. L’allontanamento del sistema perturbato ha dunque allentato il tempo perturbato, facendo subentrare condizioni di forte instabilità

Solo nella primissima parte della giornata i fenomeni erano ancora diffusi e battenti sul Triveneto, mentre in seguito si sono avuti rovesci temporaleschi a macchia di leopardo, i quali hanno colpito con maggiore frequenza il Levante Ligure e talune zone a ridosso delle Alpi. L’intensità delle precipitazioni, unite alla maggiore penetrazione dell’aria fredda in quota, hanno facilitato un certo abbassamento della quota neve anche sulle Alpi Orientali, localmente anche poco al di sotto dei 1500 metri.

Come nella giornata di ieri, le temperature massime più alte registrate al pomeriggio sono state quelle relative ad alcune località del Sud: in Sicilia i termometri hanno raggiunto i 25 gradi a Catania ed i 24 gradi a Messina. Un diffuso aumento termico ha interessato anche diverse zone di pianura del Nord-Ovest, soprattutto a causa delle precipitazioni in forma più isolata alternate ad ampi sprazzi di sereno.

Per il fine settimana, l’ulteriore lento approfondimento del vortice di bassa pressione verso il Mediterraneo Centro-Occidentale sarà causa di un generale peggioramento sulle regioni centro-meridionali, principalmente per fenomeni connessi all’instabilità atmosferica. Ad inizio settimana il peggioramento tenderà ad un’ulteriore accentuazione per un minimo depressionario che si andrà a posizionare proprio sui mari meridionali.

Le temperature, inoltre, risulteranno miti grazie anche all’effetto di caduto prodotto dall’interazione delle correnti con la dorsale appenninica. Un ulteriore peggioramento si avrà tra domenica e l’inizio della prossima settimana, quando si assisterà al transito di un minimo depressionario proveniente dal Mediterraneo occidentale che determinerà l’accentuazione dell’instabilità su tutti i settori con piogge, rovesci ed occasionali temporali. Ci attendono pertanto ancora diversi giorni molto dinamici, in attesa di un miglioramento che si affaccerà solo da martedì ad iniziare dalle regioni settentrionali.

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