I cieli sereni mostrati dal meteosat su Iberia, regione francese, centro-sud delle Isole Britanniche, centro-nord italiano, Benelux, ovest Germania, Svizzera, ci fanno intuire che in queste aree geografiche abbiamo alta pressione. L’anticiclone ha infatti il suo massimo in quota tra Cornovaglia, Bretagna e mari circostanti e se appare a prima vista come una espansione dell’alta oceanica, ha in realtà un contributo africano, ricevendo una “alimentazione calda” nella zona intorno a Gibilterra, evidente soprattutto leggendo la carta delle isoterme a 850 hpa.
Nelle regioni sopraccitate non abbiamo fenomeni da segnalare, se non le temperature localmente elevate (come i 19°/20°C di Bretagna e Vandea alle 10 o i 23° di Barcellona e Girona alle 9), mentre è interessante osservare la nuvolosità sull’Atlante, associata a molti temporali sul settore algerino, in trasferimento verso la Tunisia, a causa di una “goccia fredda”, dovuta a una infiltrazione di aria fresca derivata da un flusso diretto essenzialmente verso i Balcani e lo Ionio. La posizione dell’alta è tale infatti da favorire deboli correnti da nordest verso il Mediterraneo Occidentale, che potrebbero innescare qualche temporale anche sulla Spagna mediterranea.
Il nostro meridione ha molte più nubi del centro-nord, specie sul settore ionico, dove vi sono stati temporali, appunto a causa dell’afflusso fresco, evidente nel campo termico soprattutto in quota. La nuvolosità è ancora più estesa sui Balcani e la Grecia, dove sono in atto numerose piogge, spesso a carattere temporalesco, e il campo termico spesso non è all’altezza della seconda metà di maggio (alle 11 Sarajevo 10°C, Sofia e Skopje 12°, Salonicco 16°). Nel pomeriggio continueranno i temporali, che anzi si faranno più numerosi e intensi soprattutto in Grecia, coinvolgendo anche la Turchia occidentale. La nuvolosità che vediamo allungarsi su est Germania, ovest Polonia, Repubblica Ceca, est Austria e Slovenia segna invece il “confine” tra l’aria fredda che scende verso sud e quella calda pompata dall’alta a ovest della banda nuvolosa. Questi nubi in mattinata non hanno dato fenomeni significativi, nel pomeriggio potrebbero portare a qualche temporale su Erzgebirge, Sudeti e rilievi boemi.
La conca fredda si chiude invece a est con la nuvolosità che dalla Romania risale attraverso l’Ucraina e la Russia. Sulle pianure ucraine, bielorusse e della Russia occidentale fa infatti piuttosto freddo (minime spesso vicine allo 0°C, Minsk 10°C e Kiev 12° alle 11), nulla in confronto al gelo che non molla sul Mar di Kara e nel nord della Siberia occidentale, dove peraltro la linea di contrasto con l’aria caldissima risalita dall’Asia centrale (vedi i 35°C di Omsk ieri) si è spostata leggermente a nord, e infatti intorno al 60°N abbiamo piogge e rovesci in atto.
Sulla Scandinavia il tempo è condizionato da un minimo tra Islanda e Norvegia centrale, con associato sistema perturbato in azione con il fronte caldo su Svezia (bel tempo però al sud, dove arriva la protezione dell’alta) e ovest Finlandia, con pochi fenomeni e temperature molto miti (Stoccolma 15°C alle 10, Pori 12° alle 11), mentre il fronte freddo investe le coste norvegesi, dove poi il rilievo esalta le precipitazioni. La “coda” interessa anche la Scozia con piogge e qualche rovescio, nonchè temperature ben più frizzanti che in Inghilterra (alle 9 10°/11°C nel nord scozzese e alle Shetland, 17°/19°C nel sud inglese).
L’aria fredda che poi scende verso ovest Russia e Bielorussia mantiene sempre fresche le Repubbliche Baltiche (alle 11 Tallinn 10°C, Riga 8°) e l’est Finlandia (9°C nella regione dei laghi, sempre alle 11), addirittura fredde la Lapponia, compresi i settori norvegese e svedese, e la Penisola di Cola (Rovaniemi 5°C, Ivalo 4°, Murmansk 3° alle 11, Kiruna 4°C alle 10).