Il tempo sta cambiando. E’ da giorni che andiamo parlando dell’invecchiamento dell’Alta Pressione, citando nebbie e nubi basse quali i primi convincenti segnali. Vi abbiamo spiegato anche le cause, ovvero un accumulo di umidità nei bassi strati anche per via dell’inserimento di qualche spiffero atlantico da ovest. Spifferi che indicavano, chiaramente, un indebolimento della struttura proprio sulla Penisola Iberica.
Ieri abbiamo anche dedicato spazio ad una rediviva Depressione d’Islanda, che rappresenta certamente lo strumento principe a disposizione dell’Atlantico. Ed è proprio tale figura che nell’arco delle prossime 24 ore si adopererà per imprimere l’accelerazione risolutiva al cambiamento del tempo. Un’area perturbata molto ampia, peraltro seguita da aria relativamente fredda, si getterà lungo l’asse franco-iberica e gradualmente traslerà verso est.
Come annunciato in apertura, qualche precipitazione l’avremo già oggi e proprio nelle regioni di ponente. In Sardegna durante le ore pomeridiane – complice anche il riscaldamento diurno e l’aria umida presente nell’aria – si potranno sviluppare nubi abbastanza minacciose che sfoceranno in acquazzoni e persino dei temporali. Verranno coinvolte maggiormente le zone interne ed anche i settori costieri prossimi ai rilievi.
Ma la nuvolosità si accrescerà progressivamente anche sul Nordovest ed entro sera non mancherà occasione per qualche pioviggine sparsa e delle deboli nevicate a quote medio-alte sui settori alpini. Pioviggini potrebbero manifestarsi anche tra alto Lazio e Toscana. Nel resto d’Italia il tempo si manterrà buono, certamente primaverile. I venti sono attesi in rotazione dai quadranti meridionali, ma in genere saranno deboli o al più moderati in Adriatico e nei mari circostanti le due Isole Maggiori.