ANTICICLONE SUL NORD EUROPA – Dal Meteosat si può chiaramente distinguere la serenità del cielo dominante a latitudini medio-alte europee: è l’effetto del vasto anticiclone continentale, centrato sull’area baltico-scandinava e parte occidentale della Russia Europea. Le perturbazioni atlantiche trovano così la strada sbarrata ed il tentativo è quello di penetrare in Europa e sul Mediterraneo attraverso la porta iberica. In effetti, almeno in questo frangente, la saccatura atlantica ha fatto importanti passi verso levante riuscendo ad espandersi sulla Spagna e sul Mediterraneo Occidentale ove notiamo molte nubi. L’anticiclone sub-tropicale per il momento si protende ancora in modo troppo timido verso nord e pertanto non riuscirà ad opporsi in modo significativo alle nuove interferenze instabili che raggiungeranno il nostro Paese nei prossimi giorni: i contrasti fra masse d’aria diverse potranno generare locali episodi di maltempo anche intensi.
ITALIA FRA DUE AREE INSTABILI – Non c’è solo da monitorare l’area depressionaria a ridosso dell’Iberia che tenta di avanzare verso levante, preparandosi ad un braccio di ferro con l’anticiclone sub-tropicale: sono soprattutto le regioni settentrionali a risentire dei crescenti flussi instabili sud/occidentali, con temporali che anche stamane hanno colpito le Alpi del Nord-Ovest. In questa fase permane l’azione fresca ed instabile anche di quel che resta di un altro vortice depressionario, molto più circoscritto ma ancora arenato sulle vicine zone balcaniche. Gli effetti sull’Italia si sono tradotti, a causa di infiltrazioni fresche in quota, nello sviluppo di temporali ad evoluzione diurna lungo le aree interne e montuose del Centro-Sud: il riscaldamento diurno piuttosto accentuato ha ulteriormente dato carburante ai temporali e non sono mancati episodici sconfinamenti di acquazzoni verso talune aree costiere joniche, favoriti dai flussi nord/occidentali in quota.
TEMPERATURE IN RIALZO AL SUD – Attendendo il clou della fiammata africana nel week-end, già ora però è evidente l’afflusso di correnti relativamente calde meridionali che si fanno sentire principalmente tra le Isole Maggiori. Qui si sono registrate punte di 31/32 gradi, ma ben 35 gradi sono stati toccati su Pantelleria.