Analisi a livello europeo
A 500 hPa quasi tutta l’Europa si trova sotto un dominio anticiclonico con geopotenziali più o meno elevati all’interno del quale si ha il transito di alcuni nuclei freddi. Solo l’estremo Nord Est Europa e l’Est della Penisola Scandinava si trovano alle prese con le basse pressioni polari. Tra oggi e venerdì un nucleo freddo poco accentuato dall’Europa Nord Alpina regredirà fino alla Penisola Iberica. Questo nucleo freddo tra sabato e lunedì richiamerà un debole affondo freddo dall’Islanda verso la Penisola Iberica (interessando di conseguenza anche l’Irlanda e la Gran Bretagna), tagliando completamente la componente azzorriana del vasto dominio anticiclonico che così, tra venerdì e domenica, si trasformerà in una “campana” subtropicale con l’Apice sul Centro Europa e che prenderà sotto il suo dominio tutto il Mediterraneo Centrale. In contemporanea ed aiutato da questa spinta verso Nord dell’Anticiclone Subtropicale aiuterà anche ad un intenso affondo freddo sull’Europa Orientale assieme ad una sensibile diminuzione dei geopotenziali. Da martedì sembra probabile che la campana Anticiclonica subtropicale avanzi verso Est permettendo l’ingresso sul Mediterraneo del debole affondo freddo che nei giorni prima interesserà la Penisola Iberica.
Al suolo si riprodurranno le dinamiche che abbiamo descritto in quota con dei blandi minimi di pressione associati ai nuclei freddi in quota che si troveranno in un vastissimo campo anticiclonico che porterà pressioni sempre maggiori 1015 hPa su tutta Europa con punte massime vicine ai 1035 hPa. Solo tra sabato e lunedì avremo dei nuclei depressionari con valori di pressione inferiore ai 1015 hPa che interesseranno la Penisola Iberica ed il Nord Est Europa.
Analisi a livello Italiano
A 500 hPa tra oggi e venerdì sul Centro Nord avremo un debole flusso di correnti umide orientali, mentre al Sud avremo un flusso di correnti umide Occidentali. Tra venerdì e domenica la posizione della campana anticiclonica permetterà alle correnti, restando pur molto deboli, di provenire dai quadranti settentrionali diventando secche e relativamente stabili. Da lunedì lo spostamento verso Est della “campana” anticiclonica permetterà alle correnti, sul Centro Nord Italia, di provenire da Ovest Sud Ovest tornando ad essere umide e capaci di instabilizzare il tempo in particolare sui settori Occidentali.
A 850 hPa le temperature tenderanno a restare stazionarie attorno ai +10° su tutta la Penisola. Solo tra sabato e lunedì un intenso affondo freddo sull’Europa Orientale farà diminuire in maniera effimera le temperature anche sull’Italia che scenderanno sotto i +10° su tutta la Penisola, con valori inferiori ai +5° sull’Estremo Nord Est e occasionalmente sul Versante Adriatico.
Al suolo sempre dei valori anticiclonici maggiori a Nord delle Alpi e di conseguenza sull’Italia avremo un flusso di correnti più o meno umido dai quadranti orientali che sul Nord Ovest Italia tenderanno ad assumere una componente Settentrionale per via dell’orografia, mentre sulle altre zone potrebbero assumere delle varianti per la formazione di minimi e massimi di pressioni all’interno del vastissimo campo anticiclonico e per l’orografia.
Conseguente evoluzione
Sul Nord Ovest fino a venerdì avremo un tempo variabile con schiarite alternate al transito di banchi nuvolosi che in particolare sulle zone alpine di confine e sulle zone limitrofe alle Alpi potrebbero provocare qualche occasionale rovescio. Tra sabato e lunedì avremo un temporaneo miglioramento con il ritorno del sole in particolare in montagna, perché le correnti umide orientali al suolo probabilmente permetteranno la formazione di nuvolose nei bassi strati in grado di rendere il cielo delle pianure grigio in particolare al mattino sul Piemonte. Martedì potremo avere un’instabilizzazione del tempo con annuvolamenti in grado di provocare rovesci e temporali in particolare su Liguria, Basso Piemonte e Lombardia. Le temperature massime tenderanno a restare stazionarie attorno ai +20° con delle oscillazioni causate dalla variazione dell’intensità della radiazione solare per via della presenza della nuvolosità. Probabilmente da domenica avremo una lieve diminuzione termica.
Sul Nord Est fino a lunedì avremo un tempo variabile con schiarite alternate al transito di banchi nuvolosi che in particolare sulle zone alpine di confine potrebbero provocare qualche occasionale rovescio durante il week end. Le correnti umide orientali al suolo probabilmente permetteranno la formazione di nuvole nei bassi strati nelle pianure Emiliane e Romagnole ai piedi dell’Appennino nelle ore mattutine, mentre tra oggi e venerdì è anche possibile la formazione di nebbie nelle ore notturne nelle zone più umide della Valpadana. Martedì potremo avere un’instabilizzazione del tempo con annuvolamenti in grado di provocare rovesci e temporali in particolare sulla Dorsale Appenninica e sulle zone a Nord del Po. Le temperature massime tenderanno a restare stazionarie attorno ai +20° con delle oscillazioni causate dalla variazione dell’intensità della radiazione solare per via della presenza della nuvolosità. Da domenica avremo una diminuzione termica con le massime che su alcune zone probabilmente non supereranno i +16°.
Sul Versante Tirrenico e sulla Sardegna tra oggi e domani avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare temporali e rovesci sparsi un po’ su tutte le zone ad esclusione della Toscana e, da domani, anche dell’Umbria e dell’Alto Lazio. I fenomeni probabilmente invece risulteranno più intensi sulla Campania. Venerdì avremo un miglioramento anche se una residua instabilità provocherà dei deboli rovesci sulla Campania, mentre sulle altre zone avremo il ritorno del sole. Da sabato a lunedì avremo bel tempo su tutte le zone. Martedì potremo avere una nuova instabilizzazione del tempo con annuvolamenti in grado di provocare rovesci e temporali che dalla Sardegna si propagheranno alle coste tirreniche Centro Settentrionali. Le temperature massime tenderanno a restare stazionarie attorno ai +22° con delle oscillazioni causate dalla variazione dell’intensità della radiazione solare per via della presenza della nuvolosità. Tra venerdì e sabato probabilmente avremo un effimero aumento termico, mentre da domenica avremo una diminuzione termica con le massime che su alcune zone probabilmente non supereranno i +18°.
Sul Versante Adriatico tra oggi e domani avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare temporali e rovesci sparsi un pò su tutte le zone probabilmente ad esclusione delle Marche, mentre i fenomeni risulteranno più intensi sulla Puglia e il Molise. Venerdì avremo un miglioramento anche se una residua instabilità provocherà dei deboli rovesci sull’Adriatico Meridionale. Da sabato a martedì avremo bel tempo su tutte le zone disturbato ai piedi dell’Appennino dalla formazione di sterili nubi orografiche che probabilmente si dissolveranno durante il giorno. Le temperature massime tenderanno a restare stazionarie attorno ai +22° con delle oscillazioni causate dalla variazione dell’intensità della radiazione solare per via della presenza della nuvolosità. Tra domenica e lunedì avremo una diminuzione con le massime che su alcune zone probabilmente non supereranno i +17°.
Al Sud fino a domenica avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare rovesci e temporali a macchia di leopardo che potrebbero risultare anche molto intensi ed a carattere di nubifragio. A partire da lunedì avremo un rapido miglioramento con il ritorno del sole su tutte le zone. Le temperature massime tenderanno a restare stazionarie attorno ai +22° con delle oscillazioni causate dalla variazione dell’intensità della radiazione solare per via della presenza della nuvolosità.
Nell’aggiornamento di venerdì vedremo se questa evoluzione verrà confermata anche perché un lieve spostamento verso Est o Ovest dell’Affondo freddo sull’Europa Occidentale potrebbe modificare il quadro visto in questo articolo.
Qualche notizia per il Nord Ovest
Nei prossimi giorni il tempo permetterà senza problemi l’effettuazione delle pratiche agricole tipiche del periodo.