L’elemento saliente a breve termine.
Il breve periodo sarà caratterizzato dall’influenza della depressione iberica sui settori occidentali del paese. Avremo precipitazioni a carattere sparso sui settori tirrenici ed al nordovest, in modo particolare al sud e sulle isole maggiori. Su Adriatico prevarranno condizioni tutto sommato stabili, anche se i cieli non sempre risulteranno lindi.
L’elemento saliente a medio termine.
Tra Natale e l’inizio del nuovo anno sembrano sussistere non poche incertezze previsionali. Pare assodato un intenso raffreddamento dell’est Europa per scorrimento gelido lungo il bordo oriental dell’alta pressione oceanica. Alta delle Azzorre che, posta tra penisola iberica e Francia, potrebbe portare bel tempo su versanti tirrenici, mentre su quelli adriatici si avrebbero parziali influenze fredde. Da seguire attentamente la possibile evoluzione di una goccia fredda in quota che tra Natale e S.Stefano potrebbe avvicinarsi alle nostre regioni.
L’elemento saliente a lungo termine.
L’evoluzione successiva, la prima settimana del nuovo anno, pare orientata alla conferma di quegli scenari freddi che descrivemmo nel corso dei precedenti editoriali.
Il trend a lungo termine:
Si potrebbe difatti assistere allo spostamento del nucleo principale del Vortice Polare verso la Russia europea, mentre l’anticiclone oceanico, con fulcro tra Francia e penisola iberica, potrebbe trovare libero sfogo verso nord-nordest.
Elementi di incertezza:
Il maggiore elemento di incertezza sembra essere rappresentato dal ruolo che andrà a giocare la porzione canadese del Vortice Polare.
Alcune proiezioni, in accordo con la stratosfera, ne vedono l’indebolimento, così che l’anticiclone delle Azzorre troverebbe quella lacuna barica necessaria per orientarsi verso nord.
Fattori di normalità climatica:
La media delle osservazioni effettuate indica una sostanziale normalità termica almeno sino al 29-30 del c.m. Vi saranno inoltre occasioni precipitative per alcune delle nostre regioni.
E’ interessante poi notare come ad inizio anno si scorga un’estrema incertezza, con molte corse modellistiche orientate al freddo. Ipotesi è vero, ma che paiono trovare sempre maggiori conferme.
Focus: evoluzione sino al 03 gennaio 2008
La prima fase previsionale, che andrà a condurci verso la fine dell’anno, sarà segnata da condizioni si sostanziale instabilità sui settori occidentali della penisola, causa la presenza ciclonica iberica. Dapprima avremo anche un coinvolgimento del nordovest, successivamente i fenomeni maggiori andranno concentrandosi tra isole maggiori ed estremo sud.
Tra la fine dell’anno e l’inizio del nuovo si potrebbe osservare un progressivo ingresso freddo sui settori orientali del paese, complice l’intenso raffreddamento che dovrebbe interessare l’Europa dell’est. Temperature pertanto che potrebbero diminuire, tuttavia i fenomeni risulterebbero scarsi. Meteo maggiormente stabile su settori di ponente, complice la vicinanza anticiclonica oceanica.
Evoluzione sino al 08 gennaio 2008
Il week end dell’Epifania potrebbe invece proporre un ulteriore raffreddamento per estensione artica verso l’Europa centrale. Situazione da monitorare con attenzione, perché si potrebbe concretizzare un’intensa fase fredda anche sul bacino del Mediterraneo.
In conclusione.
Evidente che le previsioni precedenti sono confermate, certo è che vi sono delle incognite non indifferenti. Tuttavia, ci teniamo a sottolinearlo, dopo una fase fredda come quella appena conclusa è del tutto normale avere una fase anticiclonica, seppure disturbata da ingerenze atlantiche più o meno decise.