I risultati provengono da uno studio, pubblicato in data odierna su IOP Publishing’s journal Environmental Research Letters, basato sulla realizzazione di un modello sulla variazione del livello dei mari in tempi millenari, tenendo conto di tutte le superfici ghiacciate della Terra e del riscaldamento degli oceani. Un procedimento mai contemplato in precedenza.
La ricerca ha dimostrato che entro il 3000, mantenendo invariato il tasso attuale di emissioni di gas serra, si realizzerebbe un innalzamento del livello pari a 1,1 metri. Ma si sono ipotizzati altri scenari, che contemplano diverse quantità di gas serra in atmosfera.
Se dovessimo seguire lo scenario (A2) ipotizzato dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), nei prossimi 1000 anni ci si potrebbe aspettare un innalzamento del livello del mare di 6,8 metri. Gli altri due scenari dell’IPCC (B1 e A1B), analizzati dai ricercatori, causerebbero un innalzamento rispettivamente di 2,1 e 4,1 metri.
“I ghiacciai sono componenti molto lenti nel sistema climatico, rispondono su scale di tempo di migliaia di anni”, ha dichiarato il Professor Philippe Huybrechts, uno degli autori della ricerca. “L’alta persistenza dei gas serra nell’atmosfera è il vero e proprio veleno sul sistema climatico: tutto quello che facciamo ora, avrà conseguenze a lunghissimo termine sia per le calotte di ghiaccio, sia per il livello del mare”.
In tutti gli scenari che i ricercatori hanno analizzato, la calotta glaciale della Groenlandia è responsabile di più della metà dell’innalzamento del livello del mare; la dilatazione termica degli oceani è al secondo posto, mentre il contributo dei ghiacciai e dei ghiacci terrestri è molto inferiore.
I ricercatori ritengono che questo è il primo studio ad includere i ghiacciai, le calotte di ghiaccio, le lastre di ghiaccio della Groenlandia e dell’Antartico, l’espansione termica degli oceani. Lo hanno fatto utilizzando un sistema di modellazione del clima chiamato LOVECLIM, tramite il quale è possibile includere i componenti di un certo numero di layer e sotto-layer differenti.
Le calotte polari non venivano incluse nelle previsioni a causa di particolari vincoli di calcolo, mentre i ricercatori hanno spesso difficoltà a spiegare il comportamento di circa 200 mila singoli ghiacciai che si trovano in tutto il mondo e in ambienti climatici molto diversi.
“L’umanità deve limitare la concentrazione dei gas serra al più basso livello possibile e il più presto possibile. L’unica opzione realistica è una drastica riduzione delle emissioni. Minore sarà il riscaldamento finale, meno gravi saranno le conseguenze per il pianeta Terra”, conclude il Professor Huybrechts.