L’elemento saliente a breve termine.
L’immediato futuro disegna uno scenario da fine estate. Alternanza di nuvole, a tratti decise, vedranno un weekend ed inizio della nuova settimana moderatamente instabile. Torneranno i temporali, localmente moderati, mentre le temperature potranno risentire del ribasso causato dai freschi venti Nord occidentali. Peggioramento che seguirà la stra Nord-Sud, interessando un pò tutte le nostre regioni. Causa, lo ripetiamo, una vasta depressione che abbraccerà l’intera Europa Centrale.
L’elemento saliente a medio termine.
Depressoine che, cone capita normalmente in seno alla circolazione nell’emisfero Nord del Pianeta, si porterà progressivamente verso l’Europa orientale, mentre alle sue spalle si farà strada un cuneo anticiclonico sinonimo di miglioramento del tempo sui settori occidentali del Continente. Ecco allora che, tra metà settimana e l’inizio di settembre, avremo nuovamente il ritorno del sole e l’aumento delle temperature, in linea con le medie del periodo.
L’elemento saliente a lungo termine.
La rinnovata attività del Vortice Polare, in vista della nuova stagione, costringerà ad uno schiacciamento lungo i paralleli dell’alta pressione delle Azzorre. Ecco allora che le correnti oceaniche verranno cavalcate da ondulazioni più o meno ampie delle correnti d’aria presenti alle alte quote atmosferiche.
Il trend a lungo termine:
Rimane pertanto immutato lo scenario barico rispetto all’utlima analisi proposta. Il che, tradotto in parole povere, annuncia un inizio autunno meteorologico tutto sommato moderatamente stabile, piacevolmente caldo, privo di eccessi termici in un senso e nell’altro. Il tutto potrebbe intramezzarsi a fasi leggermente instabili, causate dalle anse depressionaria in arrivo da Ovest.
Elementi di incertezza: Alla luce di quanto detto, il maggiore elemento d’incertezza è rappresentato dalla forza che, nel lungo termine, potrebbe assumere il redivivo Votrice Polare. Impulsi freschi di maggior portata potrebbero difatti accentuare la curvatura delle onde oceaniche e pertanto portare ad una maggiore alternanza termica e barica su Europa Centrale e Mediterraneo.
Fattori di normalità climatica:
Normalità, certo, forse un termine che avevamo ribattezzato negli ultimi anni, o che forse è giusto sia stato rivisto. Certo è che quanto delineato rappresenta uno schema riccorrente nei fine estate di anni fa.
Possiamo pertanto ritenere che il profilo termico a lungo raggio sia grosso modo destinato a ricalcare quelle famose medie climatiche ottenute in decenni di osservazioni durante il vecchio millennio.
Focus: evoluzione sino al 05 settembre 2006
Come detto in fase d’apertura, si profila una fase moderatamente instabile su buona parte delle nostre regioni, con temporali, localmente forti, e temperature in calo per venti sostenuti dai quadranti nord occidentali. Un paggioramento di fine stagione, che verrebbe subito colmato da una nuova espansione dell’alta pressione delle Azzorre verso Est.
Il tutto garaniterebbe un inizio mese dai connotati quanto mai piacevoli per chi dovesse ancora trovarsi ad affollare le località di villeggiatura litoranee. Salvo i temporali che potrebbero interessare Alpi e Appennini, altrove prevarrebbe il sole e il caldo in linea con la fase stagionale in essere.
Evoluzione sino al 10 settembre 2006
Attualmente le mappe di previsione a lungo termine propongono ben poche novità per tutta la prima decade del nuovo mese. Si avrebbe difatti tempo sostanzialmente stabile e soleggiato, intervallato, attorno alla conclusione della prima settimana di settembre, da una possibile fase moderatamente instabile ma di breve durata.
In conclusione.
Quel che possiamo aggiungere in conclusione è il monito al costante aggiornamente della previsinoe in essere. L’utilizzo sovente del condizionale è d’obbligo, soprattutto quando si tratta d’analizzare un trend ondulatorio in prospettiva, passibile di sorprese qualora alcuni elementi (leggasi Vortice Polare) recitino un ruolo esclusivamente da protagonisti.