Primi cenni di cambiamento sullo schema barico a livello europeo: si rompe il corridoio stabilizzante che si allungava dal Vicino Atlantico unendosi alla vasta area di alta pressione continentale, il cui baricentro resta collocato persistentemente sull’Europa Centro-Orientale. Ora vediamo chiaramente spuntare un lungo sistema perturbato che si distende dall’Islanda fino al Portogallo, passando per le Isole Britanniche. L’inserimento del fronte atlantico è però tenuto a bada dall’anticiclone continentale, capace di far muro fin verso ovest tanto da proteggere anche la Francia. Il richiamo di correnti più calde ha investito la Spagna, dove le temperature hanno raggiunto picchi di 27 gradi a Bilbao e Jerez de la Frontera.
Resta invece movimentata la situazione sul Basso Mediterraneo, dove permane l’azione di una tenace perturbazione legata ad una depressione nord-africana. A farne le spese è soprattutto la Tunisia, dove sono riprese in qualche caso le precipitazioni anche consistenti, dopo i furiosi nubifragi temporaleschi che hanno colpito nella giornata di domenica diverse aree del Paese. A testimonianza dell’entità del maltempo, oltre 100 millimetri risultano essere caduti a Tabarka, mentre 80 millimetri si sono riversati nell’aeroporto di Tunisi. Inutile dire che si tratta di quantitativi eccezionali, caduti nell’arco di poche ore, generalmente superiori alle medie pluviometriche dell’intero mese. Notevoli i problemi per lo straripamento dei fiumi ed allagamenti, ma ci sono state anche alcune vittime.