PREPOTENTE INGRESSO INVERNALE – Aria gelida d’estrazione artica, in discesa dalla nazioni nord-orientali europee, sta sfociando, come un fiume in piena, verso il Mediterraneo Centrale attraverso la porta adriatica. Nell’immagine del satellite si riesce ad individuare un vortice ciclonico, posizionato sull’Ucraina, che fa convogliare più ad ovest l’aria molto fredda successivamente veicolata in direzione del comparto centro-settentrionale balcanico fin verso l’Italia. A favorire questa parziale spinta retrograda è l’anticiclone delle Azzorre che, con fulcro sulle Isole Britanniche, tende ad espandersi verso nord/est in direzione del Baltico: lungo il bordo orientale dell’anticiclone scivolano queste masse d’aria fredde, destinate ad insistere per tutta la prima parte della settimana. Lo stesso anticiclone, nell’attuale posizione, va a bloccare i flussi temperati atlantici, che non hanno modo di penetrare sull’Europa e sul Mediterraneo.
PRIME NEVICATE, PEGGIORA SU ADRIATICHE – L’Italia è reduce da un week-end movimentato, per l’azione di un vortice ciclonico che ha posto le basi per l’attuale richiamo d’aria decisamente più fredda di provenienza nord-orientale. Siamo alle fasi iniziali dell’irruzione fredda, con un primo nucleo freddo che ha raggiunto il medio-alto versante Adriatico producendo l’incremento dell’instabilità dalle Marche in giù e gradualmente anche la Puglia sperimenta gli effetti delle propaggini dell’irruzione artica. Quest’aria fredda va infatti a scontrarsi con le acque del mar Adriatico ancora calde e così facendo si sviluppano facilmente ammassi nuvolosi che, sotto la spinta dei venti nord/orientali, si ammassano ed intensificano ulteriormente a ridosso dell’Appennino, con neve che tende a portarsi fin da ora sulle colline. L’instabilità tende ad acuirsi anche fra Basso Lazio e zone tirreniche del Sud, in attesa del rapido ingresso dell’aria più fredda.