L’ultimo colpo di coda della circolazione ciclonica sui Balcani sta transitando quest’oggi sull’Italia e gli strascichi instabili, almeno al Centro-Sud, si faranno sentire per le prossime 24-36 ore. Nel fine settimana si conferma tuttavia il palese ingresso di un’onda anticiclonica che, alimentata da un alito di masse d’aria calde sub-tropicale, porterà la prima esplosione estiva stagionale (rammentiamo l’ingresso dell’Estate, dal punto di vista meteorologico, avvenuto il 1° giugno).
Il campo termico risalirà celermente, specie sulle zone interne di pianura e vallive del Centro-Nord, ove l’azione del soleggiamento si unirà a quello dell’anticiclone che, comprimendo l’aria verso il basso, tende di conseguenza a surriscaldarla. Le punte termiche, localmente superiori ai 30-32 gradi, saranno quindi perfettamente degne del periodo e solo al Sud, ma anche lungo gran parte delle aree litoranee, i valori termici resteranno più bassi, in parte per gli spifferi freschi settentrionali (eredità lasciata dalla circolazione ciclonica in fuga fra il Mar Nero e la Turchia), ma anche per l’azione benefica delle brezze di mare.
La forza dell’anticiclone sembrerebbe tuttavia destinata a svanire presto ed i primi temporali sulle zone alpine, attesi domenica, saranno l’avvisaglia di un cambiamento di maggiore portata. La depressione nord-atlantica tenderà infatti a premere contro l’anticiclone afromediterraneo, costringendolo a cedere il passo a spifferi d’aria instabile: un primo lieve cavo d’onda depressione potrebbe transitare ad inizio settimana, in prossimità delle Alpi, ove è attesa una maggiore vivacità temporalesca, con nubi e fenomeni che potrebbero localmente sconfinare su qualche zona di pianura.
L’assalto depressionario di matrice nord-atlantica potrebbe divenire decisamente più organizzato a partire da mercoledì, quando una saccatura tenderà a penetrare in maniera decisa sulla Francia, come possiamo notare nella mappa elaborata in alto che si riferisce all’evoluzione prevista dal modello GFS. L’anticiclone potrebbe quindi soccombere, con graduale peggioramento prima al Nord e poi sulle regioni centrali.
In questa fase, se le ultime indicazioni dovessero essere confermate, le regioni meridionali resteranno fuori dall’instabilità e si troveranno maggiormente esposte al richiamo caldo di matrice nord-africana. Nei prossimi giorni saremo sicuramente più precisi in merito alle effettive dinamiche di questo probabile peggioramento: le attuali prospettive confermano per il momento questo tipo di tempo un po’ schizofrenico che probabilmente contraddistinguere questa prima decade del mese di Giugno, iniziato già zoppicante a causa della circolazione ciclonica attualmente collocata sui Balcani.