MAI COSI’ SECCO DA UN SECOLO L’alta pressione sta impedendo da mesi il regolare passaggio delle perturbazioni atlantiche su gran parte dell’Europa Occidentale. Nelle Isole Britanniche, dove in genere le piogge sono un appuntamento quasi quotidiano, è ormai sempre più grave l’emergenza siccità che peraltro si protrae, con poche eccezioni, dalla primavera 2011. I settori inglesi maggiormente penalizzati dalla penuria di pioggia sono quelli dell’Inghilterra orientale, rimasti al riparo dalle poche perturbazioni atlantiche che l’alta pressione ha concesso. In alcune contee, come nello Yorkshire, le precipitazioni cadute negli ultimi 12 mesi sono state le più ridotte dal 1910 ad oggi, a conferma del prolungato periodo eccezionale contraddistinto da un forte deficit pluviometrico.
ANOMALIA BARICA E GRANDE CALDO Questo lungo periodo secco deriva dall’anomalia anticiclonica di lungo periodo. In particolare è estremamente raro che un anticiclone così forte insista a lungo tempo proprio sopra le Isole Britanniche, come accaduto in gran parte del mese di marzo e nella primavera dello scorso anno. Ultimamente si sono avute temperature eccezionali che, data la siccità, hanno anche favorito il proliferare d’incendi di foreste nella Scozia e nel Galles. Ora la situazione sembra voler cambiare e almeno il caldo ha già lasciato spazio ad un clima più freddo. Probabilmente l’ultima parte della stagione primaverile e l’estate potrebbero vedere una certa riscossa delle perturbazioni atlantiche: spesso si è addebitato la causa di questi prolungati blocchi anticiclonici al fenomeno della Niña, che dovrebbe esaurirsi definitivamente nei prossimi mesi.
SICCITA’ E RIPERCUSSIONI PER LE OLIMPIADI Si temono inevitabili razionamenti d’acqua nei prossimi mesi, basti pensare in alcune aree del sud dell’Inghilterra è stato deciso di vietare il lavaggio dell’auto e l’innaffiamento dei giardini, ma sono solo i primi di una serie di provvedimenti restrittivi. I corsi d’acqua sono a secco e si riscontrano le prime difficoltà nelle attività agricole. Nei prossimi mesi la situazione potrebbe aggravarsi qualora le piogge seguitassero a latitare. Non va poi trascurato che tra qualche mese arriveranno milioni di spettatori per le Olimpiadi, con un probabile aumento dei consumi idrici. E bisognerà vedere a quel punto se le disponibilità d’acqua si saranno ulteriormente ridotte, nel caso non arrivassero le agognate piogge.