L’irrobustimento dell’alta pressione di matrice euro-atlantica è l’aspetto più significativo della giornata odierna per quel che riguarda il bacino centrale del Mediterraneo. L’attesa spanciata dell’anticiclone, fino ad ora troppo ai margini, tende a privilegiare proprio l’Italia, ove ha trovato terreno più fertile per radicarsi. Non va allo stesso modo sulle restanti zone del Mare Nostrum, in particolare ad ovest e ad est: sulla Penisola Iberica continua ad agire una goccia fredda, che determina instabilità più marcata nelle ore diurne.
Scenari del tutto simili anche tra la Penisola Ellenica e la Turchia, laddove insiste un vortice ciclonico alimentato da contributi d’aria fredda in discesa dal Mar Nero. Fuori dai confini dell’anticiclone restano anche le estreme aree settentrionali europee interessate da una corrente instabile, con crescente apporto artico che nei prossimi giorni assumerà un ruolo ancora più importante, guadagnando terreno verso sud.
L’area instabile sull’Egeo riesce ancora a sospingere modeste infiltrazioni d’aria fresca sulle regioni meridionali italiane, anche se l’alta pressione che preme sta facendo sempre più piazza pulita. Solamente tra la Lucania, la Calabria e la Sicilia si sono avute nubi più minacciose nelle ore pomeridiane, con qualche sporadico rovescio limitatamente ai settori interni dell’Isola. Soleggiamento forte sul resto d’Italia e temperature in ulteriore aumento, con valori più elevati sulle aree interne e vallive del Nord e della Toscana, dove si sono localmente raggiunti i 20-21 gradi.