Uno dei più temibili vulcani dell’Indonesia, il Monte Merapi, ha dato vita ad una colossale eruzione esplosiva esplosiva nel pomeriggio di lunedì 14 ottobre. L’eruzione di lunedì ha colpito l’isola, costringendo alla fuga i resdenti, in preda al panico. Non si sono però avuti nè feriti e nemmeno vittime.
In cielo si è innalzata una colonna di ceneri e gas alta circa 3000 metri e contemporaneamente una poderosa colata piroclastica è scivolata lungo i fianchi della montagna. Il video che vi mostriamo è eloquente.
Secondo l’Indonesian National Board for Disaster Management (BNPB), la cenere vulcanica si è spostata a sud-ovest, raggiungendo i distretti di Dukun, Salam e Srumbung (Reggenza di Magelang, Central Java Province).
Le autorità hanno fornito maschere per le persone colpite dalla caduta di cenere e hanno emesso un raggio di pericolo di 3 km dal centro del vulcano. L’agenzia nazionale di vulcanologia ha emesso un avviso sull’osservatorio del vulcano arancione per l’aviazione, indicando la possibilità di un’ulteriore eruzione.
Il Merapi si trova nell’isola di Giava e nel novembre 2010 una serie di eruzioni uccisero oltre 350 persone. Più di recente, l’11 maggio 2018 si ebbe l’ultima violenta eruzione ed in atmosfera venne svagliata una colonna di ceneri e gas alta 5,5 chilometri.
Si tratta di un vulcano conico (stratovulcano) e il suo nome in indonesiano indica esattamente “montagna di fuoco” ed è difatti uno dei vulcani più attivi del Paese. Il Merapi è caratterizzato da cicli di eruzioni che durano da uno a cinque anni, classificate come eruzioni pliniane e subpliniane.