Il vulcano indonesiano Sinabung, ubicato nel nord dell’isola di Sumatra, martedì 17 settembre ha replicato l’eruzione di domenica 15. Enorme l’apprensione tra gli abitanti che popolano le sue pendici. La colonna di cenere, a seguito dell’esplosione, ha raggiunto i tre chilometri di altitudine e le autorità locali hanno deciso per l’evacuazione di 9.420 mila persone.
La cenere vulcanica ha invaso le strade, le case e le foreste, costringendo le persone ad indossare maschere protettive per evitare problemi respiratori. Le compagnie aree sono state opportunamente avvertite, ma al momento non è stato sospeso alcun volo. Il vulcano, inattibo per quasi un secolo, si risvegliò una prima volta nel settembre 2010, una seconda nell’agosto scorso.
L’Indonesia, giusto ricordarlo, si trova sulla cosiddetta “Ring of Fire”, letteralmente una cintura di fuoco che ospita decine di vulcani attivi. Uno dei più pericolosi, il Merapi, si trova nell’Isola di Giave e nel 2010 una serie di eruzioni uccisero più di 350 persone.