E’ riesplosa la primavera:
dopo un periodo di pausa, il bel tempo primaverile sembra abbia tutta l’intenzione di prendersi una bella rivincita. Probabilmente non sarà la rimonta anticiclonica risolutiva, per quella c’è ancora tempo, ma di certo l’Alta delle Azzorre ha deciso di mettersi d’impegno contrastando efficacemente le velleità di una Depressione d’Islanda ancora in gran forma.
Tra sole e temporali:
una delle peculiarità stagionali è l’alternanza tra sole e repentini annuvolamenti, spesso accompagnati dai temporali. Scenario che caratterizzerà le prossime 24 ore, perché come ben sappiamo una perturbazione atlantica sta tentando in tutti i modi di vincere la resistenza anticiclonica. Tentativo che avrà notevoli difficoltà ad andare in porto, ma qualche spiffero instabile riuscirà comunque ad inserirsi nel lago anticiclonico implementando un incremento dell’instabilità diurna prima al Nord e poi sui rilievi del Centro Sud.
Atlantico non ancora domo:
riprendendo il discorso sulla Depressione d’Islanda, nel corso della prossima settimana si potrebbe assistere ad un nuovo tentativo d’affondo ciclonico e stavolta sembrerebbe in grado di far centro. Questo perché, come sottolineato più volte, al momento siamo interessati da una propaggine anticiclonica e non dal fulcro strutturale. Il perno è collocato sulla Penisola Iberica e a partire da lunedì prossimo dovrebbe battere in ritirata.
Rischio fenomeni violenti:
qualora l’incursione ciclonica della prossima settimana trovasse riscontro, soprattutto nelle dinamiche indicate, si rinnoverebbero le condizioni ideali per la genesi di violenti temporali. Sull’Italia giungerebbe infatti un vortice nord atlantico, quindi alimentato da aria relativamente fresca, che scontrandosi con l’aria piuttosto mite preesistente creerebbe i presupposti per lo sviluppo di celle temporalesche imponenti. Al momento è solo un ipotesi, ma non possiamo trascurarla.
La prima sfuriata africana:
a seguire potrebbe realizzarsi la prima, vera rimonta anticiclonica africana della stagione. Un’ampia depressione atlantica andrebbe ad inserirsi nell’Atlantico occidentale, implementando in tal modo la risposta subtropicale. Secondo i modelli si tratterebbe di una risposta violenta, che porterebbe sulle nostre regioni aria calda direttamente dall’entroterra algerino. Non a caso il profilo termico peninsulare registra un’impennata notevole a cavallo di metà mese. L’eventuale realizzazione della dinamica ci consegnerebbe un assaggio estivo coi contro fiocchi.
Focus: evoluzione sino al 20 maggio 2014
Domani ci sarà spazio per l’inserimento di qualche consistente temporale pomeridiano sui rilievi appenninici centro meridionali, mentre nel resto del Paese prevarrà il bel tempo primaverile. Bel tempo che dovrebbe accompagnarci per tutto il fine settimana, pur senza escludere qualche insidia instabile lungo l’arco alpino.
Instabilità che potrebbe registrare un’accelerazione a partire da martedì prossimo, quando l’incursione ciclonica nord atlantica ampiamente dibattuta si avvicinerebbe pericolosamente al nostro Paese. E’ probabile un interessamento diretto dell’Italia, che vivrebbe in tal modo l’ennesima fase estremamente instabile della primavera. A seguire, invece, interverrebbe l’Alta Africana apportando un nuovo consistente miglioramento con incremento termico di notevole portata.
Evoluzione sino al 25 maggio 2014
Nell’ultima decade, ma ovviamente siamo nel campo delle ipotesi, sembrerebbe aprirsi un’alta parentesi instabile rilevante ed ancora una volta sarebbe a causa di una vigorosa depressione nord atlantica.
In conclusione.
Il mese di maggio sta mostrando quelle peculiarità tipiche della primavera inoltrata, ovvero le prime consistenti fasi anticicloniche inframezzate da sussulti instabili di rilievo.