Il fenomeno in questione, non certo raro, si è verificato il 24 febbraio scorso sulle sponde del lago americano Erie. Fortissimi venti hanno spinto nei giorni scorsi enormi blocchi di ghiaccio dal fiume Niagara sulle rive del Lago Erie, uno dei cinque laghi più grandi della zona dei Grandi Laghi del Nord America, fra USA e Canada.
Questi grossi agglomerati di ghiaccio hanno superato le barriere del lago. Si è così creato un muro di ghiaccio alto diversi metri che lentamente tende ad avanzare verso la terraferma. Si tratta di uno spettacolo suggestivo, ma soprattutto inquietante e pericoloso.
Nelle immagini si vede l’ “ice tsunami”, così battezzato in Canada, che invade la riva e un muro di sostegno attorno al lago. Per precauzione, ai residenti di Hoover Beach, le autorità hanno chiesto di allontanarsi dalle loro abitazioni.
Per tsunami di ghiaccio si considera una vera e propria invasione da parte di blocchi di ghiaccio verso la terraferma. Sono blocchi che possono essere più o meno grossi e il fenomeno si verifica non di rado sulle sponde dei grandi laghi delle alte latitudini, ammassati dal vento.
Il fenomeno può talvolta verificarsi anche sui fiumi più grandi, ma sui laghi maggiormente estesi sarà possibile osservarlo con più facilità. Per tale ragione, i Grandi Laghi americani sono le aree dove questo fenomeno si verifica in modo più frequente e dove può essere maggiormente pericoloso.