CALDO, come un treno invade i binari di quasi tutta Italia Una saccatura atlantica ha sprofondato il proprio asse sul comparto iberico e l’anticiclone africano non aspettava altro per poter mettere ancor più a ferro e fuoco il nostro Paese, dove stanno così affluendo masse d’aria ancor più calde di natura nord-africana. Le temperature hanno subito locali ulteriori locali aumenti, toccando i 38 gradi sull’entroterra tarantino (Tarantino), mentre i 37 gradi sono stati misurati in diverse altre località, specie di Calabria, Sicilia e Sardegna.
La due Isole Maggiori sono le regioni più direttamente sotto scacco dell’anticiclone africano, tanto che i cieli sono decisamente lattiginosi per il pulviscolo sahariano che ha invaso l’atmosfera. In merito alla Sardegna, sulle zone interne le temperature toccano facilmente punte anche prossime ai 40 gradi (ieri ad Ottana si sono misurati ben 44 gradi, valore tuttavia su cui si sospettano sovrastime), ma a sopportare un disagio opprimente sono anche le zone costiere, dove l’umidità elevata rende l’aria irrespirabile e solo la ventilazione concede un po’ di respiro.
Fra le situazioni di maggiore disagio, segnaliamo quella di Capo Carbonara, sul sud-est dell’Isola, dove l’umidità in pieno giorno ha superato l’80%, a fronte di una temperatura di circa 31°. Questo equivale ad un contesto di disagio fisico elevatissimo, equivalente ad una temperatura percepita oscillante fra i 42 ed i 46 gradi, a seconda dei vari indici di calore presi come riferimento.
La maggiore supremazia anticiclonica è ben chiara dal Satellite, che mostra l’intero territorio italiano quasi del tutto sgombro da nubi: molto più tranquilla la situazione momentaneamente anche lungo l’Arco Alpino, a parte limitati addensamenti lungo le zone orientali con qualche piccolo, ma forte temporale sulla Carnia, come possiamo notare dalla veduta del Radar che mostra chiaramente un piccolo nucleo temporalesco in azione nel cuore del pomeriggio sull’Alto Friuli.