L’elemento saliente a breve termine.
Attualmente l’Italia sta godendo di una pausa tra una perturbazione e la successiva. Domani, difatti, un’altra Bassa Pressione di origine atlantica raggiungerà la Penisola causando condizioni di maltempo al Centro Sud e nelle Isole.
L’elemento saliente a medio termine.
Nel contempo un nucleo di aria gelida, proveniente dall’Artico, si porterà sulla Francia. La depressione giunta sulle nostre regioni dovrebbe attrarre a sé il Vortice freddo, che andrebbe così a determinare l’intrusione del gelo sul Mediterraneo e causerebbe un riacutizzarsi dell’instabilità. Le precipitazioni, considerate le temperature, assumerebbero forma nevosa sino a bassissima quota. In seguito sembra probabile una riapertura della porta atlantica con nucleo ciclonico diretto sul Mediterraneo. Si verrebbe a creare così una interazione tra masse d’aria di diversa origine, presupposto essenzialmente per un altro peggioramento che andrebbe a genere ulteriori nevicate.
L’elemento saliente a lungo termine.
Nel lungo periodo l’attività ciclonica atlantica potrebbe riacquistare vigore, attualmente i principali modelli di previsione indicano possibile l’isolamento di una vasta struttura depressionaria sull’Atlantico portoghese.
Il trend a lungo termine:
Ipotesi che deporrebbe a favore di una netta risalita termica per l’attivazione di un flusso di correnti umide e miti che dovrebbero nel contempo traghettare sull’Italia nuovi impulsi perturbati.
Elementi di incertezza:
E’ bene focalizzare l’attenzione sull’evoluzione del medio termine, in quanto gli afflussi d’aria gelida sono spesso imprevedibili e vanno a condizionare tutte le tracce evolutive del lungo periodo. Per quel che concerne la nostra Penisola, dovremo valutare l’effettiva traiettoria del nucleo gelido, da cui dipenderanno sia l’entità del freddo che delle precipitazioni.
Fattori di normalità climatica:
Osservando i diversi diagrammi termici riferiti alle varie zone peninsulari, appare evidente il brusco calo termico che si concretizzerà dalla giornata di giovedì. Valori termici abbondantemente al di sotto della norma e che dovrebbero riprendere a salire, gradualmente, dopo metà mese.
Le precipitazioni sembrano invece destinate ad interessarci per lungo tempo e in modo a tratti consistente, a conferma del trend evolutivo che tracciammo nei precedenti editoriali.
Focus: evoluzione sino al 21 febbraio 2010
Imminente l’ingresso di una nuova perturbazione atlantica che causerà un sensibile peggioramento del tempo sulle regioni del Centro Sud e nelle due Isole. La Bassa Pressione stazionerà sui nostri mari per qualche giorno e catturerà il nucleo gelido proveniente dalla Francia. Aria molto fredda di origine Artica fluirà sulle nostre regioni e l’instabilità che si verrà a creare determinerà la caduta della neve a quote bassissime. Anche al Centro Sud e nelle due Isole maggiori.
La prossima settimana, in avvio, potrebbe verificarsi una recrudescenza del freddo e del maltempo, causa l’interazione di un nucleo perturbato proveniente da ovest e l’aria artica che fluirebbe da nord. Dopo metà mese pare che le perturbazioni atlantiche possano guadagnare terreno verso ovest e una di queste andrebbe a innescare un richiamo d’aria più umida e mite sulle nostre regioni.
Evoluzione sino al 26 febbraio 2010
Le linee evolutive a lungo termine sembrano indicare un ritorno del flusso perturbato oceanico, tuttavia le persistenza del gelo su vasti tratti del Continente europeo potrebbe in qualche modo cambiare le carte in tavola. Staremo a vedere.
In conclusione.
La stagione invernale sembra quindi intenzionata a lasciare un buon ricordo a tutti coloro che amano la neve e che vivono al Centro Sud e nelle Isole. Si tratterà di un episodio, ma sussiste la possibilità che come entità possa essere rilevante.