L’aria fredda di estrazione atlantica ha varcato la barriera alpina, con velocità moderata, mantenendo spiccate caratteristiche instabili ed innescando una serie di strutture bariche e di condizioni atmosferiche.
Il superamento alpino, avvenuto secondo una configurazione di stampo Rodano, ha attivato il consueto richiamo caldo ad 850hPa che, come consuetudine, si è gradualmente isolato in una intensa bolla di calore tra Liguria/Piemonte, coadiuvato in questo suo posizionamento dalla forza del minimo Ligure, altro punto fermo delle azioni cicloniche da nord-ovest.
L’ingresso freddo è mosso da progressive correnti in quota che mostreranno il loro acume gelido al di là della Penisola; alla media-bassa troposfera la velocità cresce leggermente e l’entrata fredda è lievemente più intensa. Al suolo, le velocità correnti di maestrale scuro stanno facendo penetrare aria fresca ed instabile, apportando un calo termico anche dove non vi sono precipitazioni.
Questa condizione termica, assieme alla differenza di velocità delle correnti, rendono più difficili(al momento) le piogge al centro (esempio il Lazio) ma è anche un discreto requisito per l’innesco di temporali e di fenomeni intensi al nord, dove il campo barico è migliore.
Le zone maggiormente colpite risulteranno, passate le prossime 48 ore, alcune aree del nord Italia (provincia di Varese, Monza, Novara, Nord-ovest in generale) aree del Nord-est, zone adiacenti e nel raggio dell’azione catalizzatrice delle Apuane e le coste toscane ed infine anche alcune aree interne appenniniche.
Il satellite mostra gli effetti del passaggio di questo primo fronte freddo, con stupende LEE CLOUD ed un COMMa all’altezza della Apuane, con un ottimo showalter index, una serie di Cluster più o meno organizzati (i migliori si trovano ad ovest della Sardegna e della Corsica, formatisi grazie all’azione dell’aria fredda in quota e la presenza del refolo caldo ad 850hPa, condizione atta alla vorticità) ed un probabile sistema MCS al nord-ovest. Occlusione ben strutturata ed estesa al centro-nord.
Dal SAT si nota anche la presenza di altre linee d’instabilità, in attesa che si proponga l’ingresso del secondo fronte freddo ed infine di una terza linea che sta collassando verso sud, ora presente in Francia dove si nota una occlusione nella parte occidentale del nucleo, laddove c’è lo scontro di masse d’aria, ed una serie di Cb cluster sino ad un più organizzato ed intenso MCS.
Ci aspettano altre ore instabili, fresche e con diversi temporali anche di forte intensità.