Son giorni che andranno annotati negli archivi meteorologici, il super maltempo ha flagellato la Penisola da Nord a Sud, creando non pochi disagi e, purtroppo, persino danni. Con il trascorrere della settimana, quella passata, sull’Europa si è venuta a creare una condizione barica di persistenza, che vuole il Vortice Polare in stazionamento sui settori centro occidentali del Continente. Una posizione piuttosto penalizzante, in senso meteorologico naturalmente, perché da luogo ad intense perturbazione di gettarsi nel Mediterraneo.
Ieri v’è stata la prima di questa lunga serie e sappiamo quali siano stati i risultanti. Bufere di vento, sino a tempestosi, con innumerevoli disagi alla circolazione e navigazione. Bufere di neve in Val Padana, con accumuli di notevole portata in talune aree del Piemonte, della Lombardia e della Liguria. Copiosissime le nevicate su Alpi e Prealpi, autentici nubifragi hanno flagellato le regioni centro meridionali, viaggiando rapidi da ovest verso est. In Sardegna, lo rammentiamo, si conta la terza alluvione nel giro di un mese, non scordiamoci poi che ieri sera vi à stato un ulteriore peggioramento, stavolta accentuato sui versanti occidentali, con bufera di vento e forti rovesci.
Attualmente, se ci limitassimo ad osservare il tempo che fa, possiamo notare un temporaneo miglioramento. Non che il cielo sia sereno, almeno, non su tutte le regioni. Le nubi permangono difatti intense un po’ ovunque, specie al Nord e lungo il Tirreno, mentre si affacciano delle schiarite, ampie, nel versante Adriatico. La causa degli ampi rasserenamenti è dettato dalla graduale intensificazione delle correnti sud occidentali. Sappiamo infatti che l’Appennino svolge un ruolo essenzialmente nello sbarrare tal tipo di circolazione. Si attivano poi forti raffiche favoniche, ossia il vento secco in caduta dai rilievi che raggiunge le coste e rende i cieli tersi.
Le nubi risultano arroccate in Appennino, molto più lungo i settori di Ponente, ma senza che vi siano precipitazioni significative. Almeno nella fascia compresa tra la Toscana e il Lazio, mentre delle piogge, anche rovesci, permangono tra la Basilicata e la Calabria. Fenomeni che insisteranno sino a sera, per poi riprendere con una certa intensità sui litorali campani, laziali e toscani.
La serata porrà fine all’illusorio miglioramento. Le precipitazioni sparse che attualmente interessano la Lombardia e gran parte del Triveneto, con altra neve su Alpi e Prealpi, lascerà strada ad un corposo aumento della nuvolosità. Fin dal tardo pomeriggio si affacceranno nuovi fenomeni tra Liguria e Piemonte occidentale, in fase di marcata intensificazione in serata e poi durante la notte. Le precipitazioni, lo ribadiamo, saranno intense, fitte nevicate interesseranno i rilievi, abbandonando il piano. Al limite potrebbe esservi ingenti accumuli nel cuneese, sull’altopiano piemontese.
In nottata estensione dei fenomeni verso il Tirreno e la Sardegna, nell’Isola, dopo le piogge sparse mattutine nel sudovest, avremo nuovi intensi temporali. Differente la situazione sulla Sicilia, che vedrà un miglioramento più convinto. Cesseranno le precipitazioni, anche se insisteranno locali annuvolamenti su aree centro orientali e settentrionali. In conclusione rammentiamo i venti, attesi in sensibile intensificazione nel corso del pomeriggio, tanto che in serata potranno risultare localmente burrascosi.