CFS è un modello del NCEP come le ormai famose GFS, esteso fino ad oltre 6000 ore di previsione, tenendo conto di vari fattori che possono influire sull’andamento stagionale, quali l’estensione dei ghiacci, la possibile persistenza di zone di alta pressione, e soprattutto, il previsto andamento delle anomalie termiche delle superfici oceaniche.
In questo senso CFS è un modello atmosferico che tiene in conto dei risultati di modelli di previsione della circolazione oceanica.
Un modello di previsione a lungo termine che è estremamente complesso, e fornisce per questo previsioni altalenanti di run in run, senza contare che come qualsiasi modello globale (GFS, ECMWF, ecc), è dotato anch’esso di ENSEMBLE.
Per questo vengono valutate, generalmente, delle mappe “medie” raggruppate dei singoli run, per periodi mensili o trimestrali.
Ma c’è anche un altro metodo di valutazione, esattamente come si fa, ad esempio, con le GFS di lungo termine, ovverosia se il modello insiste per più run a prevedere una determinata situazione meteorologica, allora essa è molto probabile che si verifichi.
E’ quanto stanno facendo le mappe CFS che, a partire dalla metà di Febbraio, stanno insistendo nel proporci una stagione calda che, in realtà, non sarebbe poi troppo calda per il nostro Paese.
In sintesi, il semestre caldo, Primavera ed Estate, sarebbe caratterizzato da una prevalente zona di Alta Pressione vagante tra l’Europa Nord Occidentale, le Isole Britanniche e l’Alto Atlantico.
Depressioni potrebbero invece interessare l’Europa Centrale, ed a tratti, anche la nostra Penisola.
Gli scarti termici per l’intero periodo compreso tra Aprile e Settembre sarebbero di alcuni decimi di grado al di sotto della norma, per il Nord ed il Centro della nostra Penisola, con precipitazioni al di sopra della norma.
Qualche incertezza permane invece per il Sud Italia, in quanto correnti da sud ovest potrebbero anche generare alcune ondate di calore, per altro tipiche, nel cuore dell’Estate.
Ovvio che tali previsioni vanno prese con estrema cautela, in quanto il modello può facilmente risentire di variazioni di molti fattori.
Basti pensare ai modelli oceanici, che fino a poco tempo fa, davano per sicuro l’ingresso prepotente del Nino a fine 2008, mentre le ultime proiezioni lo hanno escluso.
Ci soffermiamo comunque in modo particolare sul mese di Aprile.
La mappa di previsione mensile elaborata su base CFS mostrerebbe una profonda ed intensa circolazione depressionaria interessare la nostra Penisola, portando maltempo e freddo ovunque, da nord a sud.
Non sarebbe certo una novità per questo mese, spesso interessato da episodi di maltempo anche di stampo invernale (basti ricordare la storica nevicata in Val Padana dell’Aprile 1991).