Abbiamo già parlato, pocanzi, del calo termico che interverrà nelle primissime fasi della prossima settimana. E abbiamo anche scritto della fiammata primaverile imminente. Or bene, restando in tema di alte temperature c’è da capire perché dovremo affrontare anomalie termiche positive così pronunciate. Anomalie che tra l’altro saranno ben più marcate sull’Europa centrale. Il tutto è sapientemente rappresentato dalla mappa allegata, ovvero la proiezione degli scarti termici alla quota isobarica 850 hPa (circa 1500 metri in condizioni atmosferiche standard) del prossimo 4 marzo (sabato).
Noterete voi stessi temperature di oltre 10°C superiori alla media climatica di riferimento (1981-2010) al di là delle Alpi. Anche la Sardegna non se la passerà meglio. Nel resto d’Italia avremo anomalie di 2-3°C, meno su estremo Nordovest. E’ interessante evidenziare come il clima mite si diffonderà sui Balcani, parte dell’Europa occidentale e sull’Europa orientale. Spostando lo sguardo verso la Spagna, al contrario, si evincono anomalie di segno opposto. Qui interverrà una perturbazione nord atlantica che farà crollare i termometri, anche di 5-6°C rispetto alla media di riferimento (con punte di 7-8°C nell’entroterra iberico e lungo le sponde meridionali sin sul Marocco).
Conoscendo le dinamiche bariche è facile capire il perché di tale distribuzione termica: l’affondo depressionario iberico non farà altro che incentivare una risposta calda subtropicale nel resto d’Europa.