Riteniamo sia opportuno suddividere la settimana in due step perché mentre nella prima metà pioverà in un contesto termico piuttosto mite, nella seconda arriverà dell’aria più fredda e comparirà la neve sulle montagne. Le quote verranno menzionate successivamente, ma ci preme sottolineare che potrebbero mutare ulteriormente nei prossimi giorni o comunque a ridosso dell’evento.
Ora la domanda è: cosa succederà? Semplice, o quasi. Appena ieri s’è discusso delle profonde modifiche dell’impianto barico europeo, ovvero della suddivisione del grande Vortice Perturbato Polare in due parti. Una piomberà in Europa, portando l’inverno in molte Nazioni e spingendolo sino al Mediterraneo. Tutti da valutare, in termini di freddo, gli effetti sul nostro paese.
Il tempo lunedì 26 novembre
Cominciamo col dire che l’irruzione d’aria fredda tenderà ad espandersi, inizialmente, sulla Penisola Iberica. Sull’Italia si instaurerà una circolazione ciclonica, che in quota vedrà prevalere correnti da sudovest, mentre al suolo prevarrà lo Scirocco. Significa che nelle regioni più esposte assisteremo a precipitazioni molto abbondanti, in alcuni casi fin troppo.
Lunedì assisteremo alle prime avvisaglie del peggioramento, con piogge in accentuazione in Liguria, lungo la fascia alpina e prealpina e in Toscana. Piovaschi potrebbero spingersi sin sul Lazio e la Campania. Nelle altre regioni ci aspettiamo condizioni di bel tempo, o comunque cieli da poco a parzialmente nuvolosi per il passaggio di sterili velature. I venti registreranno un’accentuazione, specie nei mari di ponente. Il clima rimarrà mite, tant’è che sulle Alpi prevediamo delle nevicate soltanto al di sopra dei 2000 metri.
Da martedì netto peggioramento
Le giornate peggiori, stante le ultime emissioni dei modelli di previsione, saranno quelle di martedì e mercoledì. Le piogge cadranno copiose sul nord Italia, soprattutto in Liguria e a ridosso delle Alpi e delle Prealpi. Martedì la quota neve sarà posizionata attorno ai 1800/2000 metri, mercoledì registrerà un calo sui settori alpini occidentali dove potrebbe spingersi sino ai 1200 metri. Ad est, invece, il limite calerà di sera portandosi attorno ai 1400/1600 metri.
Pioverà tanto anche nelle regioni tirreniche, soprattutto tra Toscana, Lazio e Sardegna dove non macheranno forti rovesci e dei temporali. Arriverà la neve sull’Appennino centro settentrionale, in calo verso i 1600 metri nel corso di mercoledì. Nei monti della Sardegna la quota neve potrebbe spingersi sin sui 1200 metri. Per quanto riguarda le regioni adriatiche e ioniche, prevediamo condizioni di tempo migliore perché sottovento rispetto ai forti venti occidentali. Venti che potrebbero determinare delle mareggiate nei litorali più esposti.
Da giovedì più freddo
Le temperature registreranno una generale diminuzione, soprattutto al centro nord. Le precipitazioni si attarderanno maggiormente nelle regioni tirreniche, ma venerdì riteniamo probabili ampie schiarite anche su queste regioni. Potrebbe trattarsi semplicemente di una tregua, destinata ad interrompersi tra sabato e domenica quando un’altra perturbazione arriverebbe da nord apportando un peggioramento con piogge e copiose nevicate sui rilievi.