La discesa termica del Plateau Antartico, innescatasi alla fine di agosto, prosegue con valori che, pur tipici del periodo, destano un po’ di sensazione perché da tempo non venivano raggiunti. Alla base russa Vostok, l’1 settembre la minima ha toccato i -79,1 °C: una temperatura che non si raggiungeva dal 15 settembre dello scorso anno. Ad Amundsen-Scott invece, l’1 settembre il termometro s’è abbassato a -72,5 °C.
Il 2 settembre si annuncia ancora più freddo, come mostra il quadro delle minime a metà giornata (tra parentesi, la quota della base o della stazione):
Amundsen-Scott (2.836 m) -72,8 °C 0830 UTC
Nico (2.935 m) -73,8 °C 0900 UTC
Concordia (3.233 m) -78,8 °C 1200 UTC
Dome C II (3.250 m) -78,2 °C 1310 UTC
Per ritrovare valori simili, alla base americana che sorge al Polo Sud geografico occorre tornare indietro d’un anno esatto: l’1 settembre 2006 infatti, si erano toccati i -75,8 °C. Quanto a Vostok, al rilevamento sinottico delle 1200 UTC faceva segnare -78,7 °C. In quest’ultima base, e in quella italo francese Concordia, che sorge sul tavolato di Dome C, nelle prossime ore i -80 °C sono possibili, dati i bassi valori barometrici e la loro stabilità.
Come detto, nell’ultimo mese del semestre invernale temperature del genere in Antartide sono normali, anche se a Vostok, a differenza del Polo Sud, da dodici giorni il sole è tornato sopra all’orizzonte. Ma ecco una sintesi delle temperature record registrate a settembre in basi e AWS negli ultimi vent’anni:
Clean Air (2.835 m), 14 settembre 1997 -80,6 °C
Amundsen-Scott, 14 settembre 1997 -80,4 °C
Concordia, 5 settembre 2006 -80,0 °C
Dome C II, 6 settembre 2006 -80,1 °C
Vostok (3.488 m), 9 settembre 1998 -85,6 °C
Ago 4 (3.597 m), 4 settembre 1994 -82,8 °C
Dome F (3.810 m), 1 settembre 1995 -80,1 °C
Dome Fuji (3.810 m), 5 settembre 2006 -82,0 °C