Con -40,8 °C di temperatura minima, ieri mattina (sabato 22 gennaio) a Vostok è stata infranta la barriera dei -40 °C, in verità già toccata ieri (-40,0 °C alle 1800 gmt). Si tratta dell’evento più anticipato dal 1998, come mostra la serie seguente che evidenzia i giorni in cui si è segnato il primo -40 °C dell’anno:
gennaio 2004 base chiusa
26 gennaio 2003 -40,7 °C
27 gennaio 2002 -42,2 °C
24 gennaio 2001 -40,9 °C
23 gennaio 2000 -42,4 °C
25 gennaio 1999 -41,3 °C
Il 15 gennaio 1998 invece, si incontra un -50,1 °C che suscita qualche
riserva: il valore infatti, compare nella registrazione tra le 0000 e le 0600 gmt, quando le due temperature sinottiche sono, rispettivamente, -35,0 °C e -26,8 °C; sembra dunque poco probabile che in sei ore il termometro sia sceso di 15,1 °C e poi risalito di 23,3 °C. Più prudente, in questo caso, prendere come riferimento la minima del 18 gennaio 1998, che fu di -41,9 °C.
Per quanto riguarda i valori medi delle temperature minime di gennaio
(1958-2004), Vostok fa segnare -37,7 °C; l’anno in cui la media mensile è andata più in basso è stato il 1992 con -44,0 °C.
Ad Amundsen-Scott infine (Polo Sud geografico) la minima della mattina di ieri (sabato 22 gennaio) è stata di -30,1 °C, mentre a Dome C, dove si sta realizzando la base italo francese Concordia, ieri alle 1746 gmt il termometro ha toccato -36,5 °C.
Infine le ultime notizie dalla nuova base di Dome C. Tredici operatori (undici francesi e due italiani), si stanno preparando a trascorrervi il primo inverno. Si tratta di un sito molto interessante non solo sotto il profilo meteorologico, ma soprattutto astronomico, poiché Dome C è un’area collocata all’interno del vortice polare permanente e quindi soggetta a calme di vento che rendono l’atmosfera trasparente e adatta alla ricerca telescopica. Inoltre, la sua posizione geografica la mantiene ancora visibile ai satelliti geostazionari, a differenza di Amundsen-Scott: tant’è che gli americani stanno pensando di costruire un cavo a fibra ottica dal Polo Sud e di installare a Dome C un ricevitore satellitare, tagliando così i costi dei satelliti in orbita polare.