La fase fredda di origine Artico-Continentale ha raggiunto una persistenza tale da regalarci un ultimo scorcio mensile di chiaro stampo invernale. Le temperature sono calate sensibilmente su tutte le regioni, fa freddo, ce ne rendiamo conto soprattutto quando non c’è il sole. O per via delle nubi, oppure nel corso della notte, quando il termometro scende sovente al di sotto dello zero portando estese quanto diffuse gelate. I venti soffiano spesso dai quadranti orientali, ciò significa che l’aria è fredda perché giunge da quei territori ove nel tempo s’è formato un lago di aria gelida.
Rammentiamo infatti che i settori occidentali europei sono invece protetti dall’azione stabilizzante dell’Alta Pressione oceanica, in grado di deviare il flusso freddo settentrionale verso Levante. E poi, sempre in scorrimento lungo il bordo orientale anticiclonico, ecco il freddo giungere sulle nostre regioni, le condizioni meteorologiche mantenersi invernale. Decisamente. Peraltro ribadiamo quanto detto ieri, ossia che tal fase dovrebbe concludersi a breve, entro questa settimana, perché poi si avrà una temporanea pausa anticiclonica e a seguire si potrebbe concretizzare una ripresa ciclonica di matrice atlantica.
Il che significa che le temperature dovrebbero attestarsi attorno alla norma stagionale, con esse tornerebbero anche le precipitazioni, confermando Marzo quale mese transitorio per eccellenza.
Ma concentriamoci ora sull’evoluzione attesa per la giornata odierna. Si diceva del nuovo impulso di aria fredda di origina balcanica. I venti stanno ruotando dai quadranti orientali e tendono a rinforzare un po’ su tutte le regioni. Le temperature subiranno un nuovo lieve calo, avvertibile soprattutto al Nordest e nelle regioni del medio versante Adriatico. Ma l’aria sarà rigida o fredda un po’ ovunque, durante la notte permarranno delle gelate, localmente intense.
Il Nord, però, come accade da giorni, sarà sotto l’influenza dell’Alta Pressione e pertanto, a parte le nuvole nei crinali alpini, il tempo sarà tutto sommato buono. Fioccherà ancora tra Alto Adige e Veneto. Portandoci al Centro, ecco il tempo peggiorare. Sono attese delle piogge a carattere sparso tra Lazio, Abruzzo, Molise e Marche. Ma attenzione, la neve cadrà sino a bassa quota, dai 200 m dell’Appennino romagnolo ai 500 di quello molisano. Qualche sporadica fioccata imbiancherà anche le aree interne umbre.
Precipitazioni che interesseranno anche i settori orientali delle Isole, ma qui la neve è attesa dagli 800 ai 1000 m. Al Sud, tranne qualche debole fioccata nel Sub Appennino pugliese, attorno ai 500-600 m, non si prevedono fenomeni significativi. Ma il cielo sarà comunque molto nuvoloso, anche coperto.