Un’area di moderata instabilità si trova collocata sul bacino occidentale del Mediterraneo, direttamente collegata alla modesta presenza depressionaria in quota, il cui perno si trova centrato nei pressi delle Baleari.
Questa goccia fredda, spostandosi leggermente verso est, riesce a spingere infiltrazioni sud-occidentali, capaci di erodere il debole nucleo anticiclonico d’origine libica, richiamato verso i bacini meridionali italiani.
Un ammasso nuvoloso, in risalita lungo il cavo ascendente ad est del nucleo depressionario, sta investendo la Sardegna e le regioni centrali italiane. Sono segnalate deboli piogge sparse sull’Isola, mentre la coltre nuvolosa sul Centro Italia è decisamente supportata da cumulogenesi torreggiante che, in sviluppo sulla dorsale appenninica, si trascina fin verso alcuni tratti dei litorali marchigiani ed abruzzesi. Non mancano isolati temporali anche più a sud, sul Promontorio del Gargano.
Decisamente maggiore la presenza soleggiata sul resto delle regioni meridionali e sulla Val Padana: su quest’ultima le temperature sono in ulteriore leggera crescita rispetto alla giornata di ieri, con punte di circa 30 gradi sulla pianura veneta e localmente anche su isolati settori di quella lombarda ed emiliana, ma anche in Toscana e Puglia. Si tratta delle aree più calde di tutto il Paese, in una situazione favorevole alle temperature più elevate sulle zone interne continentali.
Il Satellite evidenzia inoltre molto chiaramente lo sviluppo di celle temporalesche anche lungo buona parte della catena alpina, ma che si articolano lungo una direttrice ben più ampia, dalla Francia sud-occidentale fino alle soglie dell’Ucraina.
Questi fenomeni convettivi non sono legati alla semplice attività di cumulogenesi diurna dettata dal riscaldamento solare, ma trovano la loro ragione nello scontro radicale fra masse d’aria di caratteristiche decisamente differenti.
Si è venuta così a generare una fascia di confluenza su tali aree descritte poc’anzi, destinata a marciare gradualmente verso latitudini più meridionali, in seguito alla progressiva costante spinta verso sud di un lago freddo dalle zone settentrionali del Continente Europeo.
Sul Nord Europa si va infatti approfondendo, in senso meridiano, una saccatura d’aria piuttosto fredda alle quote superiori dell’atmosfera, all’interno di un contesto barico generale che trova la principale anomalia nell’Anticiclone delle Azzorre proteso fin sulla Groenlandia. La parte periferica di questa circolazione più fredda si può notare, sul Satellite, dalla nuvolosità meno brillante che raggiunge Danimarca, Paesi Bassi e i settori settentrionali di Francia e Germania.
La goccia fredda iberico-mediterranea, isolatasi negli ultimi giorni, è destinata ad essere presto riagganciata dall’approfondimento della saccatura nordica, un’alimentazione necessaria a fornire carburante per un nuovo peggioramento sulle nostre regioni, a cui seguirà l’ingresso di masse d’aria piuttosto fredda dai quadranti nord-occidentali.
Lo scontro fra le masse d’aria fredde in graduale arrivo da nord e quelle più tiepide del Basso Mediterraneo, si faranno sentire in nottata con indici d’instabilità alle stelle dapprima sul Nord-Est e poi lungo i settori centro-settentrionali adriatici. Ma il peggioramento si farà sentire quasi ovunque nella giornata di domani, seppure con fenomeni più attivi al Centro-Nord.
L’intrusione fredda sul bacino del Mediterraneo, a differenza di quanto prospettato fino a ieri dalle mappe elaborate dai centri di calcolo, potrebbe rivelarsi non troppo duraturo, senza andare ad incidere così negativamente sull’evoluzione della prossima settimana.
L’entrata di un nucleo ciclonico atlantico, atteso per Domenica poco al largo del Golfo di Biscaglia, potrebbe infatti richiamare verso sé i successivi nuclei freddi scandinavi, permettendo la conseguente elevazione di un promontorio anticiclonico sub-tropicale ad inizio della prossima settimana. Questa gobba anticiclonica, supportata da aria piuttosto calda nord-africana, risulterebbe maggiormente attiva sulle regioni centro-meridionali della Penisola e sulle Isole.