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Impulsi instabili lambiscono l’Adriatico, vortice freddo insiste sul Nord Europa

di Mauro Meloni
04 Giu 2009 - 17:08
in Senza categoria
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La circolazione barica sull'Europa resta contrassegnata dall'influenza di un vortice freddo posizionato sul Baltico. L'alta pressione si contrappone ad ovest, con un sottile corridoio esteso dal Mediterraneo Centrale fino all'Islanda e le coste meridionali della Groenlandia, ove si trova il cuore della struttura stabilizzante. Disturbi nuvolosi atlantici si sono intanto fatti avanti sull'Iberia. Copyright 2009 Eumetsat.
Un’area ciclonica fredda, alimentata da un afflusso di correnti polari, coinvolge buona parte dell’Europa Centro-Settentrionale. Si tratta d’aria particolarmente fredda anche in quota, come dimostrano le isoterme di -30°C a 500 hPa (si tratta di valori prettamente invernali a circa 5500 metri d’altezza) che si raggiungono in prossimità del perno ciclonico, posizionato nei pressi delle Repubbliche Baltiche.

Il Satellite mostra chiaramente il fiume d’aria fredda che si getta dal Mar di Norvegia verso i settori continentali centro-orientali, per poi giungere con una componente da sud/ovest sulla Russia Europea, poco ad est del profondo minimo ciclonico di 985 hPa centrata sulle Repubbliche Baltiche. L’intrusione fredda è maggiormente sentita sulle coste norvegesi e su tutta la fascia settentrionale della Penisola Scandinava, ove le temperature massime diurne riescono a raggiungere a stento i 10-12 gradi.

L’afflusso freddo sta riuscendo a lambire, seppur marginalmente, le Isole Britanniche, ove si è indebolito il ponte anticiclonico che mantiene la propria roccaforte poco ad ovest. La colonna portante di questo ponte anticiclonico si trova tra l’Islanda e le coste meridionali groenlandesi. Questa posizione così settentrionale dell’alta pressione ha direttamente contribuito ad agevolare, non poco, l’espansione del nocciolo freddo d’origine polare verso il Baltico.

La novità di rilievo rispetto alla giornata di ieri è costituita da un ulteriormente indebolimento barico sul Golfo di Biscaglia e sulla Penisola Iberica. Un debole sistema nuvoloso ha così fatto ingresso sul Portogallo, Spagna e fascia montuosa pirenaica, collegato ad un minimo ciclonico in quota, ancora posizionato al largo delle coste occidentali iberiche. L’ulteriore avanzata verso levante di questo cut-off ciclonico andrà a rompere ulteriormente i fragili equilibri anticiclonici che resistono sul Mediterraneo Occidentale, sulla Francia e sulla Penisola Iberica.

La rottura di tali equilibri anticiclonici andrà a fare in modo che l’area ciclonica atlantica possa interagire con il vortice freddo scandinavo. L’aggancio fra le due circolazioni cicloniche tenderà rapidamente a costruire una saccatura protesa fin sull’Iberia, con un deciso peggioramento meteo sul comparto occidentale europeo che coinvolgerà anche il Nord Italia, a partire dalla giornata di domani, tramite un flusso umido ed instabile sud/occidentale.

Qual è invece la situazione odierna sul nostro Paese, in attesa del peggioramento del week-end? La debole influenza anticiclonica comporta tempo buono su quasi tutte le regioni, ma non mancano disturbi nuvolosi collegati ad un progressivo cedimento barico già in atto sul Nord. Impulsi instabili hanno attraversato le Alpi Orientali, con qualche rovescio fin dal mattino. Attualmente, la coda di una linea d’instabilità si è portata verso le coste medio-alto versante adriatico, incentivando la formazione di nubi temporalesche ad evoluzione diurna non solo sull’Appennino, ma soprattutto in vicinanza delle coste romagnole e marchigiane.

Nuvolaglia irregolare ha coinvolto fin dal mattino anche la Liguria e l’Alta Toscana, con pioviggini in genere deboli e qualche locale rovescio. Queste nubi non derivano dalla tipica cumulogenesi da riscaldamento diurno, ma semmai si tratta di formazioni nuvolose stratiformi per effetto stau attribuibile ad una debole circolazione meridionale nei bassi strati. Una scia di nubi alte cirriformi si osserva giungere verso la Sardegna e rappresenta l’avanguardia del radicale cambio di circolazione atteso per i prossimi giorni, con l’intrusione di una bassa pressione atlantica sulla Penisola Iberica.

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