Nelle ultime 24 ore non è variato il tema saliente della situazione meteo sullo scacchiere europeo: una saccatura si è radicata sulla parte centrale dell’Europa ed estende la propria influenza instabile fino ai Balcani ed all’area carpatico-danubiana. L’Italia è marginalmente coinvolta dal flusso di correnti discendenti in seno alla saccatura, lungo il quale transitano impulsi instabili con conseguenti nuclei temporaleschi.
Il bel tempo sul Continente Europeo è una prerogativa della Penisola Iberica, ove è più evidente l’influenza del ramo dell’anticiclone delle Azzorre, che si avvale di un respiro sahariano tale da spingere la colonnina di mercurio su valori prossimi ai 40 gradi sul sud della Spagna e su qualche località del Portogallo. Ben più stupefacente il caldo in Russia, sul quale ormai non vi sono più aggettivi per poterlo descrivere: la capitale russa, nella giornata di ieri, ha stabilito un nuovo record, con una temperatura di ben 37 gradi e mezzo. Oggi il termometro si è invece fermato a “soli” 35 gradi sulla città di Mosca, ma in altre zone si sono anche misurati 40 gradi.
Per quanto concerne l’Italia, il regime di relativa instabilità continua ad interessare parte del Sud, con focolai temporaleschi che inizialmente hanno interessato la Calabria tirrenica, ma in queste ore si sono estesi a coinvolgere la Basilicata con sconfinamenti lungo la fascia costiera ionica e qualche area dell’entroterra pugliese. Un secondo sistema instabile sta interessando le regioni settentrionali, soprattutto il Triveneto, ove ha portato un incremento dell’attività temporalesca: la nuvolosità, talvolta consistente, interessa anche le zone di pianura e persino costiere dell’Emilia Romagna. Un peggioramento sta interessando anche le Marche, a seguito del progressivo movimento verso sud/est di questo corpo nuvoloso. Questo transito perturbato precede una parentesi di tempo decisamente migliore, che abbraccerà l’Italia nella giornata di domani.