L’editoriale sul periodo festivo è andato a segno, riuscendo ad inquadrare positivamente l’iter meteorologico del weekend appena trascorso, con un buon anticipo sugli eventi.
Le dinamiche di tipo Rodano, attentamente evidenziate ed esplicate, hanno condotto l’aria fredda e le precipitazioni laddove era stato preventivato, in particolare sulle zone tirreniche e sull’appennino centrale. La neve è scesa, come da previsione, in modo deciso a partire dai 600-800m, con ingenti accumuli over 1000-1200m; fiocchi/gragnola/nevischio e/o sparute fioccate sono giunte sino a quote prossime il piano.
Trascorse le feste, per molti piacevolmente sulla neve, per altri forzatamente in “malo modo”, in molti auspicavano qualche ora di tiepido sole, in particolare al centro-sud ed invece il maltempo ha continuato, oggi compreso, a dominare la scena.
Nella giornata di Martedì le zone tirreniche hanno affrontato una debole perturbazione, coadiuvata da una discreta instabilità interna, mossasi grazie all’inserimento di un’ansa depressionaria sull’alto Tirreno/Mar Ligure; nonostante la debole avanzata dei valori pressori da occidente, le masse d’aria hanno costeggiato la Toscana ed il Lazio e, grazie anche all’orografia, si sono insinuate verso l’interno.
Ieri la fenomenologia instabile ha dato vita ad una serie di rovesci, a tratti anche temporaleschi, nel più classico stile primaverile, nel quale prevale la termo-convettività nei sistemi Ts, in un ambiente climatico preparato dal graduale ingresso della matrice atlantica, quest’oggi ben presente.
Non vi è dubbio se l’aria atlantica sia approdata sulla Penisola e ci può essere d’aiuto, oltre che il now-casting, l’immagine satellitare che, in breve, mette in perspicuità il vortice Mediterraneo centrato intorno alla Sicilia ed un gorgo barico inferiore situato nei pressi del medio/alto versante tirrenico, entrambi posti all’interno di un intervallo pressorio (isobara) decisamente ciclonico.
Inoltre, in aggiunta di questa prima visione “vorticosa”, si osserva la disposizione dei venti, orientati da W/NW sul versante occidentale, in particolare sul mare e sulle isole e, man mano che ci si spinge verso sud/sud-est, si osserva come l’impianto barico abbia provocato l’innesco di venti tendenzialmente sciroccali che, nelle zone interne (vedi Lazio) hanno un ritorno di tipo orientale, con abbassamento termico al suolo.
La matrice della ventilazione è palese dal movimento delle nubi, per altro influenzato anche dai minimi, e dalla loro disposizione. Si osserverà una minor densità nuvolosa verso W/NW, determinata dai venti intensi di Mistral e, come d’incanto, una improvvisa proliferazione ad est della Corsica ed in prossimità delle coste. Molte di queste sono Lee Cloud, nubi orografiche create dall’azione dei venti in quota.
Al centro-sud c’è un improvviso aumento ed ispessimento della coltre nuvolosa determinato dalla presenza di un ramo caldo-umido, l’ideale per la creazione di Cb e azioni temporalesche.
La giornata odierna terminerà perturbata ed instabile un po’ ovunque, con calo della quota neve sulle Alpi in serata e piogge localmente intense, in attesa del parziale miglioramento di domani che anticipa un weekend peninsulare all’insegna del ritrovato bel tempo.