Il periodo torrido che stiamo attraversando, a fasi molto alterne, dipende sempre dalla stessa causa:
L’Alta pressione delle Azzorre, nella sua bassa sede sub-tropicale, viene molto spesso compressa ed allungata da SW/NW. Questa variabilità delle ondulazioni, come se fosse una frusta impugnata da una debole mano, causa, nella sua piena normalità, delle onde di calore. Onde che percorrono, in maniera molto casuale, l’intero Mediterraneo sino a spingersi, in maniera anche pesante, verso l’Europa sud orientale. Esse seguono quasi sempre la traiettoria che l’asse terrestre causa ed imprime in tale successione.
La differenza tra un’onda di calore stabile (chiamata perseverante) ed un un’onda variabile (nominata incostante), sta nella forzatura che l’asse freddo nord oceanico imprime a tutta la struttura.
Possiamo quindi parlare, detto ciò, di caldo record?
In assoluto no!
Se la struttura, sopra descritta, per una marcata anomalia atlantica, avesse assunto una conformazione verticale o pseudo tale, sicuramente avremmo passato dei momenti molto più caldi e fuoriuscenti da ogni qualsiasi norma termica.
Non è questo il caso!
L’andamento estivo, data l’inclinazione dell’asse sopra menzionato e nella sua media, ci indica che le bolle di calore respirano dal basso Mediterraneo di sud ovest verso il Mediterraneo centro orientale, con marcate influenze nelle zone continentali della Media e bassa Europa di sud est.
Lo abbiamo avvertito noi stessi, attraverso le temperature che l’onda termica nella sua massima spinta e per questioni orografiche, ha causato nelle nostre zone (regioni) più interne peninsulari. Temperature che, per una complessa fase di compressione, hanno raggiunto valori assoluti.
Non è solo questione di brezze, ma soprattutto frutto/causa dettata dall’inclinazione della matrice afro-mediterranea.
La stagione estiva sta procedendo senza eclatanti novità ed andrà gradualmente ad affievolirsi con il subentrare del mese di agosto.
Possiamo, tranne locali e non incidenti osservazioni locali riguardanti le temperature massime, considerare che la bella stagione ha speso molto e che, tranne qualche possibile e successiva onda termica finale, questo capitolo potrebbe essere chiuso in maniera definitiva.
Non consideriamole come previsioni sul lunghissimo raggio, ma solo osservazioni comportamentali inerenti la trama oceanica.