Instabilità primaverile:
anche se non si tratta di vere e proprie perturbazioni, il cambio circolatorio Europeo ha prodotto delle modifiche sostanziali alle condizioni meteorologiche peninsulari. La causa preminente è ascrivibile all’ampia lacuna barica creatasi sulla Penisola Iberica, che peraltro ha provocato – negli ultimi giorni – numerosi e forti temporali tra Portogallo, Spagna e Francia sud orientale.
A Pasqua più freddo:
durante il weekend Pasquale affluirà dell’aria fredda di origine Artica. La sua influenza sarà relativa, non certo al punto tale da indurre un colpo di coda invernale. Quel che è certo è che le temperature registreranno un significativo calo a cui farà seguito un netto miglioramento meteo. E’ interessante focalizzare l’attenzione sulla causa che spingerà l’aria fredda da noi. Come al solito è l’Alta Pressione delle Azzorre, che espandendosi verso est allontanerà la saccatura Artica dall’Europa centrale. Spostamento che coinciderà, appunto, con lo sfioramento dell’arco alpino.
Alta Pressione?:
No grazie. Niente paura, la rimonta anticiclonica succitata – che peraltro dovrebbe favorire una Pasquetta abbastanza soleggiata in tutta Italia – dovrebbe rivelarsi temporanea. Le proiezioni modellistiche indicano, un po’ a sorpresa, un’intensificazione della circolazione Atlantica. Le perturbazioni inizieranno a scorrere più a sud, raggiungendo sicuramente la parte centro occidentale del Continente. E’ probabile che anche le nostre regioni Centro Settentrionali risentano di un tipo di tempo decisamente variabile, con varie occasioni per altre piogge e nevicate sui rilievi alpini.
Le incognite:
pocanzi s’è detto delle maggiori ingerenze Atlantiche, indicando un parziale coinvolgimento della parte Centro Settentrionale Peninsulare. Va detto peraltro che un’ampia saccatura ciclonica potrebbe riuscire a fiondarsi nel cuore del Mediterraneo, interagendo successivamente con l’aria più fredda Artica in auge sull’Europa orientale. Ma da cosa dipenderà l’esito dell’attacco? Dall’Alta Pressione. Un’Alta delle Azzorre che, pur rimanendo defilata ad ovest, sembra manifestare una certa tendenza a spinte meridiane con conseguente innalzamento del nastro perturbato.
Le ipotesi prevalenti:
a nostro avviso, non è da sottovalutare l’ipotesi del ritorno in grande stile dell’Atlantico. La conclusione del “regime Nina like”, implica tutta una serie di modifiche alla circolazione atmosferica che andrebbe a sbloccare una situazione di staticità davvero estenuante. Dopotutto, lo rammenterete, è da alcune settimane che nei varie editoriali abbiamo posto l’accento sul probabile cambio circolatorio del mese d’Aprile. Al momento, quindi, oltre agli scambi meridiani è da considerarsi attendibile una visione d’insieme orientata verso le perturbazioni Atlantiche.
Focus: evoluzione sino al 17 aprile 2012
La settimana, e quindi anche la Pasqua, chiuderà i battenti all’insegna dell’instabilità. Le precipitazioni saranno più vivaci al Centro Nord, ma non appena si instaurerà la circolazione settentrionale si assisterà ad un temporaneo spostamento dei fenomeni al Meridione. Purtroppo, questa è la brutta notizia, lo spostamento dovrebbe coincidere con la giornata di Pasquetta. Tra l’altro confermiamo un significativo calo termico, in particolare al Sud laddove verrà a mancare l’apporto caldo umido dei venti Sciroccali.
A seguire, dopo un temporaneo miglioramento, si potrebbero riaffacciare le perturbazioni Atlantiche. Dapprima con ripercussioni al Centro Nord, in seguito con un coinvolgimento più incisivo dell’intera Penisola per l’avvento di un’ampia saccatura ciclonica. E’ da valutare se l’asse di saccatura sarà tale da determinarne l’approfondimento nel cuore del Mediterraneo.
Evoluzione sino al 22 aprile 2012
Le proiezioni a lungo raggio indicano la persistenza di un tipo di tempo variabile, con altre occasioni per precipitazioni su molte delle nostre regioni.
In conclusione.
Visto l’andamento degli ultimi mesi, è bene mantenere una certa prudenza. Ma non si possono trascurare alcuni indizi che da tempo indicano la conclusione di un’anomalia barica e termica con pochi precedenti. Insomma, si procede in direzione di una “normale” Primavera.