La bella stagione non è mai decollata sul serio in queste prime due decadi di giugno, perlomeno non in maniera uniforme su tutta l’Italia e non con quei canoni tipici del periodo. Ora, a pochissimi giorni dal solstizio, avremo la crisi peggiore da inizio mese dell’estate, completamente messa alle strette da una fiondata d’aria artica, d’entità severa per il periodo. Abbiamo utilizzato tante parole per definire l’evento, ma quel che è più importante è che anche quest’oggi i Centri di Calcolo non fanno nessun passo indietro e confermano la discesa fredda assolutamente fuori periodo che coinvolgerà l’intero Paese, ma anche ovviamente l’Europa Centro-Settentrionale che vivrà una breve fase con freddo tagliente quasi da fine inverno.
Sul Continente Europeo nel corso del week-end le isoterme crolleranno diffusamente al di sotto dei 5 gradi a 1500 metri, con la 0°C che potrebbe riuscire a penetrare fin sul cuore della Francia dove è atteso giungere il grosso del blocco d’aria fredda che si trascinerà dietro a sé un nocciolo depressionario in sprofondamento sul Mediterraneo. Appare chiaro che, in questa situazione, se dovessero essere confermate le ipotesi più fredde, si potrebbero vedere scenari meteo completamente fuori stagione, con temperature in autentico tracollo spruzzate di neve sui rilievi alpini (versanti esteri) persino a quote temporaneamente prossime ai 1000 metri d’altezza. Le stesse Alpi rappresenteranno un ostacolo per la penetrazione diretta dell’aria fredda sul Mediterraneo, la quale sarà costretta ad aggirarle ed in gran parte a penetrare inizialmente dalla Valle del Rodano. Il modello ECMWF smorza leggermente l’entità del blocco d’aria fredda in penetrazione tra la Francia ed il Mediterraneo, come possiamo vedere dalla mappa in basso. Si tratta di differenze di poco conto, tuttavia da notare visto che ormai si tratta oramai di proiezioni a breve termine: dove sta la verità? Forse nel mezzo.