L’alta pressione prende forza e inizia ad espandersi sul Mediterraneo La Penisola Iberica è l’area che risente maggiormente dell’influenza anticiclonica che ha già portato un clima degno della tarda primavera, se non dell’inizio dell’estate. Non si arresta qui l’espansione dell’anticiclone, letteralmente trascinato verso levante grazie anche alla maggiore intensità delle correnti atlantiche in transito sull’Europa Centro-Settentrionale.
Le perturbazioni atlantiche hanno portato precipitazioni più organizzate tra il Regno Unito, la Francia centro-settentrionale ed i Paesi Bassi, raggiungendo anche le aree meridionali scandinave, dove avviene lo scontro con masse d’aria più fredde pre-esistenti di origine artica. Si mantiene invernale il clima, con temperature prossime allo zero che consentono ulteriori spruzzate di neve fino a bassa quota.
Lo scorrimento perturbato zonale non è in grado d’impensierire il meteo sul Mediterraneo e sull’Italia: solamente le aree alpine risentono dell’addossamento di un po’ di nuvolaglia non troppo significativa. L’elevazione dell’anticiclone iberico sbarra la strada ai fronti atlantici e contribuisce così a stabilizzare le condizioni meteo: al Meridione restano ancora vivi dei lievi strascichi d’instabilità, che hanno anche originato qualche episodico scroscio di pioggia tra bassa Campania, Calabria e Sicilia.